Garavaglia: «A ottobre il nuovo Piano Strategico del Turismo»

Garavaglia: «A ottobre il nuovo Piano Strategico del Turismo»
27 Aprile 16:09 2022 Stampa questo articolo

Il ministero del Turismo compie un anno e anticipa in una conferenza stampa nella sede di via di Villa Ada, a Roma, l’arrivo di un nuovo e aggiornato Piano Strategico del Turismo che sarà presentato a ottobre.

«Dopo aver messo su la strutture del ministero e del Comitato per la Promozione del Turismo, ora la priorità è un nuovo Piano, che tenga conto dei profondi cambiamenti degli ultimi mesi, dovuti prima alla pandemia e poi alla guerra». Così il ministro Massimo Garavaglia ha annunciato la lavorazione del nuovo documento programmatico già iniziata.

«Durante il G20 di Roma abbiamo compiuto un importante lavoro di brain storming e definito sette linee guida, racchiuse nel G20 Rome Guidelines for the Future of Tourism, che useremo come base su cui lavorare per il Piano Strategico – ha continuato il ministro – Abbiamo iniziato la procedura, ci stiamo coordinando con le Regioni per definire un cronoprogramma e il coinvolgimento delle categorie che parteciperanno alla stesura del Piano». 

Le 7 aree di intervento individuate in occasione del G20 sono: mobilità sicura, gestione della crisi, resilienza, inclusione, trasformazione verde, transizione digitale, investimenti e infrastrutture. Da queste si partirà per la definizione di un Piano che includerà anche altri temi.

Di sicuro la promozione, visto che oltre al portale Italia.it, che nei programmi del ministro diventerà un vero hub digitale all’altezza dei più avanzati mercati europei,  il ministero punta anche sull’Enit, aumentandone le risorse. «Abbiamo competitor che per la promozione sono messi meglio – ha detto Garavaglia – I budget di Spagna e Francia sono il doppio di quello italiano, quindi abbiamo ampliato le risorse dell’Enit portandole per quest’anno al 75% del budget spagnolo, mentre per l’anno prossimo arriveremo a eguagliarlo».

Una mossa che sottolinea l’importanza dell’incoming nella visione ministeriale, che si pone come obiettivo primario di «promuovere un’offerta turistica di migliore qualità e aumentare la soddisfazione dei turisti e l’ospitalità – ha aggiunto il ministro – A gennaio l’Italia è il Paese più cliccato nelle ricerche di viaggi, poi a consuntivo diventa il quinto in classifica. Passando dal digitale, dobbiamo far diventare i clic di gennaio prenotazioni effettive». 

Una strategia che passa anche dagli importanti piani di fondi e investimenti messi sul tavolo da ministero e Pnrr, «con 1,7 miliardi di euro già erogati alle categorie nel primo anno di attività del ministero», e tanti altri fondi in programma grazie anche al Pnrr e dedicati in primis a turismo sostenibile e accessibile, riqualificazione delle strutture ricettive, promozione di siti Unesco, turismo dello sport, giovanile, nei siti Unesco e Isole minori. Tenendo sempre ben presente il rischio overtourism per cui l’unica soluzione attuale «è quella di Venezia, con le prenotazioni digitali delle visite, ma nel lungo periodo non potrà che essere il portare i turisti su tutto il territorio nazionale al di là dei grandi centri e in tutte le stagioni» – ha concluso Garavaglia. 

Tra gli altri “successi” ricordati dal ministro relativi a questo primo anno di attività, c’è anche l’istituzione della Banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi, che insieme gli accordi con le principali Ota permetterà, una volta pubblicata, di fare un ulteriore passo nella lotta all’abusivismo e la definizione di una norma attesa da dieci anni: i requisiti professionali, fissati a livello nazionale, per la figura di direttore tecnico di agenzia di viaggi, pubblicati con un decreto ministeriale lo scorso agosto. 

Agenzie di viaggi ben poco nominate in questo lungo excursus, forse perché protagoniste dell’altro lato del settore del turismo, quello dell’outgoing, evidentemente ancora secondario in questa lunga lista di obiettivi e risultati tracciata dal ministero. Agenzie di viaggi come quelle rappresentate da Maavi che ora non esitano a definirsi deluse e arrabbiate.

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Paola Camera
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