Una nuova tassa sui passeggeri delle crociere sarà applicata, dal primo luglio, sulle isole greche. La tassa arriverà fino a 20 euro per lo sbarco in alta stagione a Mykonos e Santorini, i maggiori porti turistici, e si prevede che, almeno nel breve periodo, sarà assorbita dal prezzo della crociera già pagato dai crocieristi.
GLI OBIETTIVI DELLA TASSA
Secondo il sito web australiano CruisePassenger.com.au, in base al numero di crocieristi della scorsa stagione diretti alle due isole greche – circa 1,3 milioni – le compagnie di crociera dovranno sborsare circa 45 milioni di dollari in questa stagione per coprire la nuova tassa, solo per Mikonos e Santorini.
Come riportato da Travelmole.com, la tassa sarebbe dovuta entrare in vigore a giugno, ma è stata posticipata dopo che l’attività sismica di Santorini ha temporaneamente bloccato tutto il traffico di navi da crociera nella regione. La struttura tariffaria, come riporta sempre Travelmole, è progettata per incoraggiare gli scali in porti più tranquilli e un numero maggiore di crociere al di fuori dei mesi estivi di punta. I ricavi derivanti dalle tasse saranno utilizzati per finanziare l’ammodernamento delle infrastrutture e degli impianti portuali.
TRE FASCE
Il prezzo varia da 1 euro in bassa stagione, a 3 euro in media stagione, a 5 euro in alta stagione (1 giugno-30 settembre). Questa tassa è valida in tutti i porti greci, fatta eccezione per Santorini e Mykonos, per i quali la tariffa sarà più elevata: si parte dai 4 euro in bassa stagione e si arriva a 20 euro per gli scali delle crociere in alta stagione. Nel 2024, quasi otto milioni di crocieristi hanno visitato la Grecia.



