Polemica continua sull’overtourism a Ibiza. Mentre le autorità locali hanno lanciato la campagna di limitazione d’accesso agli autoveicoli, fissando il numero massimo a 20.186 fino al 30 settembre, le compagnie di navigazione Trasmed e Baleària hanno negato qualsiasi violazione della Legge 5/2024 sulle misure temporanee che regolano l’accesso delle auto all’isola.
In una nota ufficiale il Comune di Ibiza, a seguito dell’entrata in vigore della nuova legge, ha comunicato che gli interessati dovranno richiedere l’autorizzazione sul sito web ibizacircular.es/. A tal proposito il presidente dell’ente turistico locale, Vicent Marí, ha spiegato che il provvedimento punta a «correggere una situazione insostenibile, dovuta alla crescita esponenziale dei veicoli negli ultimi decenni, con un grave impatto sociale e ambientale!.
Per monitorare il rispetto della legge, sono state installate due telecamere agli ingressi del porto, con registrazione automatica delle targhe, con l’emissione di eventuali multe. Le telecamere mobili saranno utilizzate anche dagli ispettori dei trasporti, in collaborazione con le forze di polizia locali, e a breve saranno firmati accordi con i comuni di Ibiza, Santa Eulària, Sant Josep e Sant Antoni. Sono inoltre in corso accordi per installare altre 25 telecamere in tutta l’isola per monitorare in tempo reale l’applicazione della legge e il traffico.
Sempre in queste ore la compagnia di navigazione Trasmed – che opera i collegamenti su Ibiza – ha rilasciato una dichiarazione in cui “esige rigore e veridicità sul controllo del flusso di veicoli e informa di aver informato tempestivamente i passeggeri tramite un banner visibile sul suo sito web in lingua spagnola da lunedì 26 maggio. In attesa di ricevere le traduzioni ufficiali dal Consell, la compagnia ha attivato la propria versione tradotta da lunedì 2 giugno, garantendo l’accesso alle informazioni in diverse lingue”.
Anche Baleària ha rilasciato una dichiarazione in cui nega “fermamente” di aver violato l’obbligo di informare il Comune di Ibiza e i passeggeri, né tantomeno di aver eluso quello di avvertire l’amministrazione locale circa le targhe dei veicoli trasportati o di aver omesso di informare i passeggeri delle restrizioni vigenti sull’isola.



