Il piano B di JetBlue (se salta il merger con Spirit)

31 Gennaio 16:03 2024 Stampa questo articolo

Anche se JetBlue e Spirit, in una petizione depositata nei giorni scorsi alla Corte d’Appello Usa hanno chiesto una “revisione accelerata” per il via libera alla fusione che dovrebbe partire il 24 luglio, data di chiusura del pre accordo, c’è già un piano B nelle strategie di JetBlue, se anche i giudici dovessero dire no all’acquisizione di Spirit.

È quanto riferito da Travel Weekly che, riportando alcune dichiarazioni del ceo di JetBlue Joanna Geraghty, ha illustrato le possibili contromisure che verranno adottate dalla compagnia dando anche l’impressione che questa operazione di acquisizione sia sempre più difficile da avviare.

D’altra parte il 2023 si è chiuso con risultati deludenti per entrambi i vettori: in particolare JetBlue ha registrato perdite per 310 milioni di dollari (286 milioni di euro) e solo nell’ultimo trimestre ha subito una perdita netta di 104 milioni di dollari (96 milioni di euro).

Comunque JetBlue intende perseguire una crescita operativa, che nel piano B sarebbe più lenta dovendo adottare una forte riduzione dei costi operativi, un ridimensionamento della flotta e di conseguenza una razionalizzazione nelle rotte, magari concentrandosi sui principali bacini di traffico, New York e Boston.

MENO VOLI E ANCILLARY

Proprio nel corso della conferenza stampa per illustrare i risultati del 2023, i vertici JetBlue hanno confermato di aver già rivisto con Airbus la pianificazione delle commesse concordando un rinvio nelle consegne di 50 nuovi aeromobili – per un valore di 2,5 miliardi di dollari (2,3 miliardi di euro) – che doveva avvenire entro il 2027, e ora slittate a fine 2028.

E infatti per il 2024 JetBlue prevede di volare con capacità inferiore rispetto allo scorso anno ridimensionando la propria offerta aerea. Così come è stato lanciato un pacchetto di proposte per la rinuncia volontaria rivolta ad alcuni dipendenti dell’area customer assistance. E infine un piano di iniziative ancillari che dovrebbero produrre 300 milioni di dollari di entrate: prima fra tutte il lancio di una operazione booking a pagamento con selezione di posti “privilegiati” in Economy.

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