Francia, lo stop ai voli brevi è legge

Francia, lo stop ai voli brevi è legge
23 Maggio 15:43 2023 Stampa questo articolo

In Francia entra in vigore ufficialmente il divieto ai collegamenti nazionali a corto raggio che possono essere operati con il treno entro le due ore e mezza di percorrenza. Dopo il via libera dell’Ue dello scorso dicembre, infatti,  il governo transalpino ha pubblicato oggi il decreto che formalizza il flight ban.

In sostanza la legge eliminerà in gran parte i viaggi aerei tra Parigi e gli aeroporti regionali di Nantes, Lione e Bordeaux, ma resterà invariata la possibilità di operare queste rotte per i voli in connessione.

Di conseguenza i viaggiatori potranno acquistare un biglietto che abbia come destinazione finale Nantes, Lione e Bordeaux solo se in partenza da una altro aeroporto fuori dalla Francia. Per esempio è possibile acquistare un biglietto New York-Nantes (con scalo a Parigi) e tutto il servizio sarà operato via aereo. Al contrario, non sarà possibile acquistare un biglietto per un volo diretto Pargi-Nantes e in questo caso vale l’opzione di effettuare lo stesso tragitto via treno.

La nuova legge, però, non si applica al collegamento Parigi-Marsiglia perchè il tragitto ferroviario tra le due città impiega circa tre ore, quindi oltre il limite di due ore e mezzo che impone di fatto la sostituzione dell’aereo con il treno.

Inoltre, la normativa specifica che i servizi ferroviari sulla stessa rotta devono garantire sufficiente frequenza, tempestività e puntualità da soddisfare sia le esigenze dei passeggeri (che altrimenti viaggerebbero in aereo) sia l’aumento della capacità dovuto alla soppressione di tali voli. Il governo francese specifica infine che i tragitti via treno devono garantire la possibilità di effettuare viaggi di andata e ritorno in treno nello stesso giorno, dopo aver trascorso anche otto ore a destinazione.

Secondo quanto riporta il quotidiano transalpino Le Monde, la norma era già previsto all’interno di un pacchetto di leggi per abbattere le emissioni Co2 (varato nel 2021) ma – nonostante alcuni vettori abbiano già applicato la regola in questi mesi – altre compagnie aeree avevano chiesto un parere alla Commissione europea sull’ammissibilità di tale norma.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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