Ormai definitivamente alle spalle la pandemia, prosegue con grande slancio, il turismo verso la Cina, Paese che, secondo l’Amministrazione Nazionale dell’Immigrazione (Nia), nel terzo trimestre del 2025 ha registrato 7,2 milioni di visitatori stranieri.
La meta è protagonista dei cataloghi di Mistral Tour che, da vero esperto della destinazione, la ripropone secondo codici di viaggio contemporanei: il brand di Quality Group non si limita più ad offrire la vista dei grandi classici — le cosiddette Sette Sorelle (Pechino, Xi’an, Guilin, Shanghai, Nanchino, Suzhou, Hangzhou) — ma si arricchisce di esperienze che mettono in dialogo la tradizione con le più recenti trasformazioni tecnologiche e culturali del Paese.
«Stiamo vedendo numeri che potevamo solo sognare sino al 2023 – dichiara Michele Serra, amministratore delegato di Mistral Tour – perché le cifre della scorsa stagione, già di per sé molto buone, sono di fatto raddoppiate nel 2025; grazie alle innovazioni gestionali e infrastrutturali introdotte da Pechino. Siamo anche convinti che l’incremento risulterà costante e progressivo, portandoci entro cinque anni a cifre mai viste prima».
A svolgere un ruolo fondamentale per il lancio della nuova Cina, la crescita della digitalizzazione dell’offerta cinese post-pandemica, grazie alla quale è possibile spingersi ben oltre la tradizionale proposta delle Sette Sorelle: «Oggi Nanchino è scivolata quasi in secondo piano, Hong Kong risulta in calo, mentre prendono piede destinazioni talvolta molto lontane o defilate rispetto alle Province più note – sottolinea Serra – Gradualmente potremo perciò tornare a programmare mete come il Tempio Shaolin o la Via della Seta, inserita nell’offerta 2026, ma nulla esclude che la novità di tendenza possa improvvisamente rivelarsi il Fiume Azzurro, dove abbiamo comunque in programma la scoperta delle sue tre gole e delle grotte buddiste di Dazu nel 2026».
LE NUOVE METE SUGGERITE DAL POPOLO DEI SOCIAL
Sicure protagoniste dell’evoluzione dell’offerta, le piattaforme come Instagram e TikTok che creano nuove mappe dell’immaginario turistico globale.
Il cosiddetto “effetto Instagram” ha portato alla ribalta mete che, fino a poco tempo fa, erano conosciute quasi esclusivamente dal pubblico locale. È il caso di Chongqing, metropoli verticale e multistrato, divenuta virale grazie all’iconico passaggio della monorotaia attraverso un edificio residenziale, simbolo di un’urbanistica ardita e scenografica.
Grazie ai social e alle tante app cresce anche la richiesta di viaggi individuali rispetto a quelli di gruppo con accompagnatori dall’Italia. Esempio emblematico è la facilità con cui è ora possibile prenotare viaggi in treno o in aereo per gli spostamenti interni, ma anche per procurarsi taxi, biciclette o riservare un ristorante.
Anche pagare è semplice, grazie ai pagamenti a livello elettronico. Ora il visitatore è in grado di scegliere soluzioni ricettive di ogni sorta, da boutique hotel a dimore storiche, concedendosi anche esperienze luxury prima assai rare. Rispetto al passato, quando la sensazione predominante era quella di sentirsi catapultati e abbandonati su un pianeta alieno, la gestione del viaggio risulta in definitiva più facile e libera.
Nella nuova Cina “a portata di tutti” si inserisce il prodotto il prodotto Mistral Tour che vanta la disponibilità in loco di una struttura d’assistenza capillare, grazie alla quale è possibile confermare senza difficoltà gruppi anche di due sole persone, una decina di itinerari diversi a settimana, servizi concierge all’arrivo a destinazione, nonché guide parlanti italiano che possano accompagnare persino nelle aree meno conosciute e remote della Cina.
Tutte opzioni rese possibili dalla graduale sostituzione dei vecchi partner statali di Mistral Tour a favore di imprese cinesi giovani, flessibili e preparate, capaci di interfacciarsi agevolmente anche con professionisti italiani specializzati. In aggiunta, la squadra dell’operatore attiva sulla destinazione è stata completamente rinnovata, potendo contare su ben sei specialisti motivati e appassionati del Paese.
LA CINA ANCHE IN INVERNO
Per la stagione entrante Mistral Tour ha pianificato un’intesa campagna promozionale sul prodotto Cina invernale, la cui stagionalità permette di godere di un rapporto qualità-prezzo estremamente vantaggioso, oltre che di opportunità di visita inusuali e focalizzate soprattutto sul lifestyle urbano.
Per il trade è in programma fra gennaio e febbraio un evento speciale, con focus sulla “nuova Cina”. Verso primavera sarà organizzato anche un educational, a ulteriore supporto di un’intensa campagna di incontri sul territorio e di formazioni online.
Tra i tour più amati dell’operatore: “Panda e Avatar – creature fantastiche” (13 giorni), uno dei tour di gruppo più richiesti dal catalogo del brand di Quality Group, che si divide in due versioni, una prettamente naturalistica (“Balla coi panda”, 13 giorni con un nuovo focus sul Sichuan, in aggiunta alla possibilità di esplorare la futuristica megalopoli di Chongqing), l’altra di taglio culturale con immancabili visite all’antica città delle lanterne rosse Pingyao (“Panorama Cinese”, 17 giorni, “Ritorno in Cina”, 11 giorni, o anche “Cina d’inverno: Pechino e Pingyao”, 7 giorni), spazio anche ai tour dedicati alle Province delle minoranze etniche del Guizhou (“Cina d’Auture: il Guizhou”, 13 giorni).
“Il Triangolo Imperiale”, tour di 9 giorni, resta il prodotto più venduto.



