La Spagna (tar)tassa e Ryanair si sfila

La Spagna (tar)tassa e Ryanair si sfila
04 Settembre 12:32 2025

Le tasse aeroportuali, considerate troppo elevate e poco competitive, sono al centro della diatriba tra Ryanair e Aena, la società che gestisce gran parte degli scali della Spagna. La low cost irlandese, infatti, così come in Francia, ha annunciato la riduzione di migliaia di voli e il taglio di un milione di posti negli aeroporti iberici durante la stagione invernale, oltre ai circa 80mila sedili già tolti dalle vendite in estate.

Come specificato da un approfondimento del Corriere della Sera, Ryanair ha deciso di tenere chiuse le basi di Valladolid, in Castiglia e Leon, e di Jerez, in Andalusia. Quella di Santiago, in Galizia, verrà soppressa del tutto, con la cancellazione di tutti i voli diretti a Vigo e a Tenerife nord, alle Canarie. Ad annunciarlo è stato Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, la compagnia principale del Gruppo omonimo che comprende anche Malta Air, Lauda e Buzz. Tagli significativi sono previsti anche nelle Asturie, Santander e Saragozza e nel resto delle Canarie.

LA CONTESA

Wilson parla di «tasse aeroportuali eccessive e poco competitive» in Spagna, mercato importantissimo per la low cost con 2,48 miliardi di euro di fatturato registrato nei dodici mesi dell’esercizio 2025. Aena, con il presidente e ceo Maurici Lucena, dichiara che la compagnia mette in atto «una strategia di estorsione e una costante pressione pubblica sui governi centrali e regionali al fine di ottenere benefici economici a breve termine a spese dei contribuenti e della sostenibilità a lungo termine del sistema aeroportuale».

La Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza (Cnmc), a luglio, ha autorizzato Aena – che gestisce anche Madrid Barajas e Barcelona El Prat – ad applicare un aumento delle tariffe aeroportuali del 6,5% a partire dal 1° marzo 2026, il più alto dell’ultimo decennio. L’aumento include un aggiustamento dell’1,1% che riflette presumibilmente l’evoluzione dell’inflazione. L’aggiornamento delle tariffe eleverà l’entrata massima per passeggero rettificato a 11,03 euro, rispetto ai 10,35 euro attuali, con un aumento di 68 centesimi per viaggiatore.

Su Hosteltur, il ministro del Turismo Jordi Hereu promette di lavorare sulla «diversificazione degli operatori aerei che arrivano in Spagna per riempire il vuoto di connettività creato, proponendo comunque un dialogo costruttivo con tutti, Ryanair compreso, senza però sottomissioni».

Stando a quanto risulta al Corriere, quella di Ryanair – per le fonti industriali – è una nuova strategia che punta a rinegoziare alcuni accordi e a rivederne altri per ridurre ulteriormente i costi operativi. In Italia, ad esempio, in attesa di firmare l’accordo commerciale nuovo con Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Bergamo, ha ridotto l’offerta e sposta gli aerei nelle Regioni che hanno abolito l’addizionale comunale, creando non pochi grattacapi proprio agli aeroporti limitrofi che invece l’addizionale devono ancora chiederla.

I DISAGI ESTIVI

Oltre alla questione Aena, in un recentissimo comunicato stampa Ryanair chiama in causa l’Unione europea e più precisamente la presidente Ursula von der Leyen, in merito ai disagi in volo negli scorsi mesi.

La richiesta è stata avanzata in occasione della pubblicazione da parte di Ryanair della “Atc Delays League” di agosto, che conferma ancora una volta come Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e Grecia risultino i peggiori per ritardi e cancellazioni, poiché i rispettivi governi si rifiutano di garantire che i propri servizi di controllo del traffico aereo siano adeguatamente dotati di personale e gestiti in maniera efficiente.

Per l’ad Michael O’Leary, «un altro mese di cattiva gestione degli Atc si è concluso ad agosto senza alcuna azione da parte dei responsabili, la Commissione europea e i ministri dei Trasporti nazionali. Gli Atc peggiori d’Europa in Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e Grecia continuano a causare ritardi e cancellazioni evitabili su migliaia di voli e milioni di passeggeri, a causa della loro inspiegabile cattiva gestione e carenza di personale. Questa cattiva gestione risulta ancora più evidente se confrontata con gli Atc efficienti di Bulgaria, Danimarca, Slovacchia, Paesi Bassi e Belgio, che continuano a garantire i servizi di controllo del traffico aereo più efficienti d’Europa».

«È inaccettabile che passeggeri e compagnie aeree continuino a pagare costi elevati per servizi Atc inefficienti. Ryanair chiede alla Commissione europea e ai ministri dei Trasporti di Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e Grecia di intervenire immediatamente», conclude O’Leary.

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Giulia Di Camillo
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