L’Egitto non demorde: «210mila camere d’hotel in più»

L’Egitto non demorde: «210mila camere d’hotel in più»
20 Ottobre 09:33 2023 Stampa questo articolo

Nonostante il conflitto alle porte e il già dichiarato contraccolpo sul mercato con relativo calo delle prenotazione, l’Egitto va avanti sulla sua strada puntando al recupero. Nessuno sconsiglio da parte della Farnesina pesa sulla destinazione, mentre il governo Uk ha imposto il warning per i viaggi solo in alcune zone del Paese, più vicine ai confini interessati dalla guerra tra Hamas e Israele.

Va avanti, dunque, il piano Egitto Vision 2030 per rilanciare la destinazione sui mercati internazionali. Un progetto che spazia da un’offerta archeologico-culturale a inedite proposte mare: dai più grandi laboratori di imbalsamazione nel sito archeologico di Saqqara alle nuove spiagge di Marsa Matrouh, fino ai laghi salati di Siwa

Lo ha sottolineato in fiera a Rimini il direttore per l’Italia dell’Ente del turismo Egiziano, Mohamed Farag: «Per commercializzare al meglio questa nostra ampia varietà di prodotti turistici puntiamo a consolidare sia le strutture che le infrastrutture. Il nostro Piano di sviluppo 2022/2028 prevede entro quell’anno un incremento medio del +30% di strutture ricettive che equivale a poter contare su oltre 210mila nuove camere d’albergo e riguardo al bacino di traffico italiano, contiamo di arrivare a 1 milione di arrivi, grazie anche alla solida collaborazione con i maggiori tour operator italiani specializzati nella nostra destinazione».

Farag aggiunge: «Il potenziamento di offerta-camere d’albergo riguarderà in particolare Il Cairo, Assuan e Luxor. Ci saranno poi i nuovi voli diretti dall’Italia verso Marsa Matrouh e El Alamein che permetteranno di incrementare gli arrivi di turisti italiani verso queste mete alternative al più classico Mar Rosso che comunque rimane un formidabile asset per il mercato italiano».

C’è poi l’impegno preso dal governo e dall’ente turistico egiziani con gli operatori italiani di ridurre quanto più possibile i tempi di transfer da Hurghada a Luxor e ancora da Assuan e Abu Simbel, e questo per ottimizzare le visite e le permanenze dei turisti stranieri che vogliono poter visitare più luoghi iconici della millenaria storia d’Egitto nel corso della loro vacanza.

Ma la sfida del prossimo decennio è anche quella di cooperare sempre di più con operatori e agenti di viaggi italiani nella promozione: «Siamo disponibili ad avviare sul territorio italiano mirate azioni di comarketing e partnership operative per promuovere tutte le nostre destinazioni turistiche di punta. Un’operazione che mira anche a diversificare quanto possibile il flusso di visite, favorendo mete egiziane alternative e nel contempo proporre nuove formule di soggiorni, incentivando ad esempio gli short break di 4 giorni contando su offerte aeree adeguate».

Un’altra scommessa è la nuova enorme capitale egiziana, costruita tra il Nilo e il canale di Suez, ancora oggi denominata provvisoriamente Nac (New Administrative Capital), fulcro del mega progetto Egypt Vision 2030, destinata a ospitare milioni di abitanti per contrastare il sovraffollamento del Cairo che come area metropolitana conta oltre 23 milioni di abitanti.

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Andrea Lovelock
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