Mangia’s aprirà il Costa Ragusa in Sicilia – L’intervista

Mangia’s aprirà il Costa Ragusa in Sicilia – L’intervista
10 Ottobre 06:00 2025

Una stagione da incorniciare per Mangia’s, che archivia l’estate con numeri in crescita e grandi progetti all’orizzonte. Primo fra tutti l’apertura del Costa Ragusa Borgo & Resort, atteso per l’estate 2026, un progetto ambizioso con un’offerta 5 stelle e 5 stelle lusso sulla costa sud-orientale della Sicilia. A Ttg Travel Experience abbiamo incontrato Marcello Mangia, presidente e ceo di Mangia’s, che oltre a fare il punto sulla stagione estiva, ci ha raccontato la filosofia del brand e la visione che guiderà le prossime aperture.

Facciamo un bilancio della stagione appena conclusa?
«È andata molto bene, siamo davvero soddisfatti. Avevamo due obiettivi principali: crescere in termini di volume e quindi di fatturato, e migliorare la qualità dei nostri servizi. Abbiamo registrato un +22% rispetto allo scorso anno, e anche l’Adr, cioè la tariffa media, è aumentata del 27%, quindi più del fatturato stesso. Inoltre, cosa a cui teniamo molto, è migliorare la qualità dei nostri servizi, siamo saliti di 6 punti di Gri (indice di gradimento), superando il 90% in tutti gli alberghi. Dopo una fase di importanti investimenti sulle strutture, ora stiamo raccogliendo i frutti anche degli investimenti sulle persone. È stato un anno ottimo per noi, e siamo pronti a continuare a crescere».

Quali fattori hanno inciso maggiormente su questa performance?
«Sicuramente il nuovo livello di ospitalità che offriamo nei 5 stelle. Sono loro a generare i migliori risultati sia economici che in termini di qualità. Questo conferma la bontà della scelta che abbiamo fatto, non è stato semplice cambiare modello di business, ma abbiamo in un certo senso anticipato i tempi. I risultati ci danno grande fiducia per il futuro. Continueremo a investire in questa direzione: il nostro core business sarà sempre più focalizzato su 5 stelle e 5 stelle lusso».

Il 2026 vedrà l’apertura del nuovo Costa Ragusa Borgo & Resort. Ce ne vuole parlare?
«Il Costa Ragusa Borgo & Resort è un progetto importante, frutto di un grande investimento del Gruppo Arrow Global, con il supporto della controllata italiana Europa Investimenti. Sarà una struttura straordinaria, che punta a ridefinire l’ospitalità mediterranea, unendo il patrimonio naturale e culturale del territorio a una nuova idea di benessere contemporaneo. Apriremo la vendita ai tour operator e al trade a luglio, ma l’hotel sarà pronto già a fine maggio, con un soft opening tra maggio e giugno e l’apertura ufficiale il 1° luglio. La struttura offrirà oltre 500 camere tra 5 stelle e 5 stelle lusso, con due anime: il Resort 5 Stelle Lusso, con 105 camere e suite, parte del nuovo brand dedicato a un soggiorno esclusivo e raffinato, e il Borgo 5 Stelle Mangia’s, con 434 residenze che richiamano l’atmosfera dei borghi marinari siciliani. La vicinanza con l’aeroporto di Comiso rende il resort ancora più accessibile. Con questa apertura inauguriamo un nuovo cluster in Sicilia, che si estenderà fino a Noto, consolidando ulteriormente la nostra presenza sull’isola».

Una delle novità di quest’anno è stata l’acquisizione del Grand Hotel et Des Palmes di Palermo, un investimento simbolico e strategico. Ci racconta la visione che guiderà la rinascita dell’hotel e come si inserisce nel progetto più ampio dei vostri city hotels?
«Il nostro obiettivo è restituire autenticità a questo luogo straordinario. Stiamo lavorando a un progetto di ristrutturazione che rispetti la storia e l’identità dell’hotel, ispirandoci allo stile della Belle Époque. Abbiamo avviato una ricerca accurata degli arredi originali dell’epoca e vogliamo che il Grand Hotel et Des Palmes torni a essere un punto di riferimento non solo per Palermo o la Sicilia, ma per tutta l’Italia. Ha una storia incredibile, legata a grandi personaggi della cultura e della musica: vogliamo farne una vera icona dell’ospitalità italiana».

Dopo Palermo, guardate ad altre città? Quali sono le logiche che vi guidano in questa espansione e quale tipo di ospitalità “firmata Mangia’s” pensate possa meglio esprimersi nelle grandi città italiane?
«Sì, stiamo lavorando a un nuovo posizionamento di fascia ancora più alta rispetto al brand Mangia’s: hotel di città a 5 stelle lusso e resort di livello superiore, con strutture più piccole ma di qualità eccezionale».

A quali destinazioni state guardando per queste nuove strutture?
«Stiamo guardando con grande interesse a Sicilia, Sardegna, Roma, Milano, Toscana e Puglia. Sono tutte destinazioni già in pipeline, e a breve arriveranno buone sorprese. Roma e Milano sono i nostri target principali per l’hotellerie urbana, mentre Toscana e Puglia lo saranno per i resort».

In questo percorso di riposizionamento verso l’ospitalità di fascia alta, quali elementi distintivi vi permettono di competere con i grandi operatori internazionali, mantenendo un’anima autenticamente italiana?
«In realtà, non ci vediamo in competizione diretta con i grandi brand internazionali, perché spesso lavoriamo insieme. Siamo infatti management company per Marriott e Hilton. Diciamo che corriamo su strade parallele. Negli ultimi anni abbiamo acquisito molto know-how e oggi siamo pronti a coniugare standard internazionali con la nostra tipica ospitalità italiana. Dopo il riposizionamento “hardware”, cioè sulle strutture, ora ci stiamo concentrando sull’aspetto più importante, le persone. Il vero lusso oggi non è solo quello delle cose, ma delle esperienze autentiche, e la differenza la fanno sempre le persone. Su questo stiamo investendo tantissimo».

Avete costruito importanti partnership con fondi come Blackstone, Arrow e Algebris, mantenendo però una forte indipendenza gestionale. Cosa significa oggi per Mangia’s essere “partner dei fondi” e non semplicemente target di investimento?
«Lavoriamo con partner che non sono solo finanziari, ma anche industriali. Nel caso di Blackstone, parliamo di Hotel Investment Partner, partecipato dal fondo sovrano di Singapore e da Blackstone stesso. Sono fondi con una grande esperienza nel settore dell’ospitalità, interessati a crescere in questo ambito. Hanno scelto noi come partner italiano per svilupparsi in Italia e, in prospettiva, anche all’estero. Il nostro è un rapporto industriale e finanziario insieme, molto diverso dal classico modello del fondo che investe e poi esce dopo poco tempo. L’obiettivo comune è creare piattaforme solide di ospitalità, anche con la prospettiva futura di una quotazione in borsa».

Mangia’s è stata inserita da Gresb tra le top 5 compagnie al mondo per sostenibilità. Come si traduce concretamente questa attenzione nelle vostre strutture e quanto investite sulla crescita professionale e sul benessere del personale?
«Abbiamo un budget dedicato pari a circa il 2% del nostro fatturato, che destiniamo alla formazione e ai progetti legati alla sostenibilità. Siamo stati inseriti nel cluster di aziende con oltre un miliardo di asset immobiliari, classificandoci terzi con 80 punti: un risultato che ci ha dato grande soddisfazione. È il frutto di un progetto triennale che abbraccia tutti gli aspetti della sostenibilità, dalla governance alla solidità aziendale. Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento: lavorare al fianco di grandi nomi internazionali e ottenere un risultato simile ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta».

Guardando al 2026, quali mercati esteri ritenete più promettenti per l’incoming e come intendete consolidare la vostra presenza internazionale?
«Stiamo valutando nuove partnership su strutture che annunceremo presto. Crediamo molto nel mercato britannico e abbiamo introdotto formule all inclusive pensate specificamente per quel pubblico. I primi risultati delle vendite per il 2026 sono molto incoraggianti. Inoltre, stiamo lavorando a un nuovo franchise con Marriott per il Sardinia, sotto il brand Autograph Collection. È una collaborazione in corso che segna un ulteriore passo avanti nella nostra strategia di espansione internazionale».

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Maria Grazia Casella
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