Mice italiano primo in Europa: l’Osservatorio Oice

Mice italiano primo in Europa: l’Osservatorio Oice
25 Giugno 14:22 2025

Un altro primato per il turismo italiano che proviene dal segmento cruciale dei congressi: gli eventi realizzati in Italia nel 2024, infatti, sono stati 367.981 con un aumento del +8,2% rispetto al 2023. In crescita anche le due voci più significative per definire il valore di eventi e congressi: i partecipanti sono stati 29.2 milioni (+7,8%) e le presenze 47.2 milioni (+12,9%).

Sono i dati emersi dal consueto Osservatorio Italiano dei Congressi ed Eventi (Oice) promosso da Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Aseri. E l’ottimo stato di salute del comparto viene certificato anche dal contributo economico espresso che si aggira intorno agli 11,7 miliardi di euro.

Immediato il commento del ministro del Turismo Daniela Santanchè: «Il turismo congressuale in Italia è il primo in Europa e il secondo al mondo. Questo ci deve riempire di orgoglio di appartenenza, di essere italiani. Abbiamo un vantaggio competitivo che dà risultati concreti. Di certo si può e si deve fare di più: talvolta è necessario rinunciare all’organizzazione di congressi per mancanza di strutture, per mancanza di sale, per mancanza di alberghi. Ci sono oltre 1 milione di stanze, in Italia, ma sono concentrate nelle destinazioni più note e famose a livello mondiale, come Venezia, Firenze, Milano, e Roma. Occorre decentrare perché  i congressi offrono una grande opportunità per espandersi in località interne bellissime. Da qui la necessità e  la disponibilità di altre strutture per poterli ospitare e accogliere: dobbiamo, dunque, predisporre risorse utili a far nascere nuove strutture adatte a ospitare i congressi, quindi dotate di determinate caratteristiche, come sale ampie e grande qualità. D’altronde – ha concluso Santanchè – solo se sapremo alzare l’asticella dei servizi, saremo pronti a fornire servizi dagli standard più elevati, facendo il bene del turismo congressuale e dell’industria in generale. Il governo è al lavoro anche su questo fronte».

Dello stesso tenore il commento della presidente di Federcongressi&eventi, Gabriella Gentile: «I dati dell’Oice e la crescente attrattività dell’Italia sono il risultato congiunto di vari fattori. La qualità delle strutture congressuali italiane, la professionalità degli operatori e la capacità delle nostre imprese di cogliere nuove opportunità e di competere su scala internazionale. In uno scenario di settore sicuramente positivo ma in continua evoluzione e inserito in un contesto geopolitico complesso e mutevole, l’attività di ricerca e raccolta dati, che Federcongressi&eventi vuole mettere a disposizione delle istituzioni e di tutti gli operatori del Mice, rappresenta una risorsa strategica fondamentale. Ci aiuta a leggere la realtà in maniera oggettiva, orientare le scelte e rispondere in modo tempestivo e mirato alle nuove dinamiche del mercato».

GLI ALBERGHI CONGRESSUALI FANNO LA PARTE DEL LEONE

Un mercato che presenta alcune specificità rilevate dall’Oice: innanzitutto circa le sedi degli eventi, il primato indiscusso degli alberghi congressuali che rimane la tipologia più utilizzata e, infatti, hanno concentrato il 76,8% degli eventi totali. I centri congressi e le sedi fieristico congressuali hanno ospitato appena il 2,7% degli eventi mentre le dimore storiche non alberghiere il 2,8%, e le altre sedi, vale a dire sedi istituzionali, spazi non convenzionali, arene e centri sportivi, teatri, cinema e auditori, hanno raggiunto una rilevante quota-mercato del 17,7%.

In particolare le sedi fieristico-congressuali sono quelle ad aver registrato il maggior incremento del numero di partecipanti (+26,2%) tra le diverse tipologie di sede.
In merito poi agli organizzatori e promotori, le aziende hanno organizzato la maggioranza degli eventi, il 65,4%, mentre le associazioni si confermano il secondo promotore con il 21,8% degli eventi. Infine gli eventi promossi da enti e istituzioni hanno rappresentato il 12,8% degli eventi, in calo rispetto al passato.

Ma uno dei dati certamente più interessanti è quello relativo alla provenienza dei partecipanti, perché l’Oice ha confermato la crescita dell’appeal dell’Italia nel mercato internazionale del turismo congressuale. Infatti gli eventi internazionali sono stati il 13,4% segnando una crescita di oltre 4 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente.

Aumentano anche gli eventi dalla dimensione nazionale (con partecipanti provenienti prevalentemente da fuori regione) e, come diretta conseguenza, diminuiscono gli eventi a dimensione locale (con partecipanti provenienti prevalentemente dalla stessa regione nella quale si svolge l’evento) che rimangono comunque i più numerosi, pari al  47,2% del totale.

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Andrea Lovelock
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