Monta il fronte #NoVoucher.
Sciopero il 16 dicembre

Monta il fronte #NoVoucher. <br>Sciopero il 16 dicembre
09 Dicembre 07:00 2022 Stampa questo articolo

La Cgil lancia l’hashtag #NoVoucher. È la parola d’ordine con cui il sindacato di Corso Italia boccia l’ipotesi di reintroduzione nella Manovra del provvedimento che riguarda diversi settori, tra cui quello alberghiero e della ristorazione. E spedisce un messaggio forte e chiaro alla ministra del Turismo Daniela Santanchè, in vista dello sciopero generale proclamato per il 16 dicembre.

Tempi stretti, anzi strettissimi, dunque, per chiedere il dietrofront del governo sui buoni lavoro: «Sarebbe l’ennesimo strumento di sfruttamento – è la presa di posizione ufficiale della Cgil – che incentiva il lavoro precario, sotto il profilo dei diritti, delle tutele, del salario e dei contributi previdenziali». Concetti ribaditi con decisione da Luca De Zolt, responsabile Filcams Cgil per i lavoratori del terziario, del turismo e del servizio. «La partita dei voucher – ci ha detto – è una delle motivazioni che ci hanno indotto ad annunciare la mobilitazione contro la Manovra. Ancora una volta torna in voga, ma non è una soluzione che risolve i problemi del mercato del lavoro, anzi li peggiora».

Parole inequivocabili, che diventano ancora più nette quando si affronta il tema del lavoro nero. «I voucher – spiega De Zolt – non lo fanno emergere, anzi lo fanno inabissare ancora di più. Il settore, inoltre, attraversa una crisi preoccupante e sicuramente non ne trae beneficio dopo aver già ricevuto un duro colpo dalla pandemia».

Inutile dire, quindi, che la risposta del governo Meloni è insufficiente per il sindacato. «Assolutamente. Va nella direzione opposta e invece di dare certezze punta sulla precarizzazione. E per un Paese che dovrebbe avere il turismo come stella polare non è il massimo: è il segno che in questo campo continuiamo ad avere un approccio vecchio, perché manca una politica industriale, come era già accaduto con i governi precedenti». De Zolt sollecita provvedimenti che diano impulso al settore, non certo i voucher: «Serve una prospettiva di sviluppo, un rilancio di alto livello, ma soprattutto risposte urgenti alle problematiche che sono da tempo sul tavolo dell’esecutivo. E se la Santanché convocherà le parti – conclude De Zolt – allora valuteremo».

La ministra aveva già “celebrato” la reintroduzione dei voucher, sostenendo che il provvedimento «può aiutare il comparto a rilanciarsi, considerando il deficit di 250.000 posti di lavoro nel settore quest’anno, e in particolare può favorire l’inserimento dei giovani, che dovranno essere protagonisti del turismo di domani».

Plaude a un probabile ampliamento ad agenzie di viaggi e tour operator dello strumento voucher il neo presidente di Fiavet, Giuseppe Ciminnisi, che però preferisce non sbilanciarsi: «Attualmente non sappiamo nulla – sottolinea ma stando alle prime indiscrezioni la possibilità è reale. Attendiamo comunque l’ufficialità, perché dalle chiacchiere all’approvazione della Manovra in Parlamento ce ne passa». Ciminnisi accoglierebbe con favore il ritorno dei voucher nel settore soprattutto per un motivo: «Possono favorire la ripartenza dopo il Covid che ha devastato il comparto, anche perché va detto che il grosso del turismo si alimenta con prospettive momentanee: il personale oggi serve, domani magari no».

Resta il fatto che la Cgil è scesa in campo al grido di #NoVoucher. «Ci sta, perché il sindacato pensa a tutelare i lavoratori, ma anche noi siamo un sindacato e vogliamo difendere non solo gli interessi del lavoratore, ma anche quelli del datore, sempre nel rispetto delle regole dello Stato». Quindi spumante in ghiaccio già prima di Capodanno? «Voglio essere fiducioso. Di sicuro – nota Ciminnisi – gli agenti di viaggi sono contenti e hanno tutto l’interesse che il voucher venga gestito nel migliore dei modi: non credo, tanto per essere chiari, che ci sia la possibilità di fare i furbi. Chiudo con un’ultima osservazione: in parte il voucher elimina anche il lavoro nero, il datore è più tranquillo e vengono versati i contributi».

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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