A Natale, Capodanno e Carnevale ogni tetto vale. Madonna di Campiglio decide di puntare su un “turismo consapevole” e – come scrive il Corriere della Sera – adotta il numero chiuso – massimo 14-15mila sciatori nella fascia oraria di punta dalle 11 alle 14 – sulle piste delle Dolomiti del Brenta per le prossime feste.
Skipass limitati, insomma, sulla scia del numero chiuso e della prenotazione obbligatoria per le auto alle Tre Cime di Lavaredo e al Lago di Braies. E in provincia di Bolzano si sta valutando se introdurre dall’anno prossimo una tassa di soggiorno per i cani dei turisti.
Un provvedimento già varato all’estero ad Aspen (Stati Uniti) e Whistler (Canada) e ora nella nota località delle Dolomiti – presa d’assalto da flussi smisurati – per “garantire la qualità dell’esperienza sulla neve e la sicurezza in un comprensorio che offre 155 chilometri di piste e 60 impianti di risalita”.
La regola, invece, non vale per chi è in possesso di skipass stagionali, tessere pay-per-use e giornalieri (a partire dai 2 giorni), che rientrano automaticamente nella soglia giornaliera dei 14mila.
Va considerato che, oltre agli sciatori, è in crescita il numero di persone che vanno in montagna principalmente per l’après-ski, ossia gli aperitivi e le feste sulle piste.
Al Corsera Bruno Felicetti, direttore generale delle Funivie Madonna di Campiglio, ha spiegato come si è arrivati a questa decisione: «Abbiamo incrociato le risposte delle interviste fatte negli ultimi dieci anni sul grado di soddisfazione dell’ospite e si è visto che parallelamente all’aumento del numero di persone in pista cala la soddisfazione».
Per spiegarci meglio: «Con 10-12mila sciatori la soddisfazione è molto alta, da 12 a 14mila cala, oltre i 15mila il calo è molto vistoso. Da questa analisi abbiamo cercato di capire come ridurre l’afflusso nelle giornate di punta. La scelta è stata fatta nel diminuire il numero degli skipass giornalieri. Si stratta di 15-20 giornate a inverno».
A una limitazione del tetto non corrisponderà un aumento del prezzo degli skipass: come garantisce Felicetti, la logica resta quella del “chi prima acquista meno spende”. Da tenere d’occhio il colore dei bollini che caratterizzano una giornata adatta per sciare: verde significa che non ci sono limitazioni, quello giallo indica quanti skipass sono ancora disponibili, rosso è il segno che gli skipass sono esauriti.
VALLE D’AOSTA: QUI NESSUN TETTO
La Valle d’Aosta, invece, non imporrà alcuna limitazione. Quella di Madonna di Campiglio è una strategia di marketing, secondo Danilo Chatrian, direttore generale della Courmayeur Mont Blanc Funivie spa e vicepresidente della Federazione valdostana impianti a fune:«Un limite, quello delle 14mila presenze giornaliere, che viene superato in pochissime giornate dell’anno, l’intento è anche quello di stimolare fin da ora l’acquisto dei ticket»,
I cinque comprensori della Valle, quindi, non adotteranno alcun tetto: «Non basta, volendo fare numero chiuso, tirare giù la serranda: deve seguire anche una tecnica di biglietteria ben precisa. E in alcuni comprensori di confine ci sarebbero difficoltà di gestione, vista l’utenza mista, dall’Italia e dall’estero».



