Real estate, Coldwell Banker Commercial partecipa all’Ihif di Berlino

04 Marzo 15:56 2019 Stampa questo articolo

Gli stakeholder immobiliari internazionali guardano al mondo dell’hospitality come a un incubatore di nuove opportunità di investimento e Berlino è, dal 4 al 6 marzo 2019, la piazza dove questi temi sono dibattuti. Per la 22ª edizione dell’Hotel Investment Forum (Ihif) – la principale manifestazione europea dedicata agli investimenti nel settore del real estate turistico – Coldwell Banker Commercial (Cbc), società di consulenza e intermediazione nel settore del real estate, con competenze specifiche nel campo dell’ospitalità, ha riconfermato la propria presenza con uno stand dedicato.

«Presenteremo un portafoglio misto, composto da alberghi esistenti, resort marini e immobili a uso ufficio da trasformare in hotel, questi ultimi in vendita o in locazione – spiega Giuseppe Rojo, amministratore delegato e fondatore della filiale italiana di Coldwell Banker Commercial – L’obiettivo è attrarre investitori internazionali che vogliano investire in Italia affidandosi a un gestore per la messa a reddito. Ihif costituisce un’occasione vincente per confrontarci con i principali player del mercato interessati a queste operazioni».

Secondo uno studio di settore recentemente pubblicato, nel 2018 le transazioni nel real estate turistico in Italia hanno toccato quota 1,3 miliardi di euro, con 58 deal per 7.400 camere e un aumento di valore medio per singola unità. Entro la fine del 2019 il volume degli investimenti potrà superare i 2 miliardi di euro.

«Sono fiducioso che il settore alberghiero, in quanto anticiclico rispetto al mercato, possa continuare a riscuotere interesse, visto che si tratta di un asset class che segue l’andamento del turismo e che questa economia prosegue nel suo trend di sviluppo – commenta Rojo – Vediamo fermento per location al mare e in montagna, in piazze come Napoli, Torino e in Sicilia, dove i tassi di occupazione crescono a ritmi sostenuti. I comportamenti e le esigenze dei clienti stanno cambiando. Le formule dei condohotel e degli ostelli rappresentano valide alternative per lo sviluppo ricettivo in Italia».

Il cambio d’uso degli edifici è un’altra tendenza che si sta sviluppando in Italia, dove è presente un’alta concentrazione di immobili di pregio. «La tipologia delle conversioni dipende dalle singole piazze e dal contesto economico – dice Carlo de Romedis, head of hospitality di Cbc – La strategia di dismissione passa per una corretta valorizzazione dell’asset e la decisione di prediligere la strada della riconversione alberghiera deve tener conto di fattori contabili, come l’affitto potenzialmente sostenibile da un gestore, o, in caso di gestione diretta, l’Ebitda. Il problema degli investitori riguarda il rischio di lunghe procedure urbanistiche finalizzate al cambio d’uso e all’onere della riqualificazione. Noi di Cbc siamo specializzati nell’accompagnare gli stakeholder in tutto l’iter di riconversione, offrendo anche assistenza di tipo tecnico e legale».

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