Sciopero, black friday: i voli cancellati e quelli garantiti

Sciopero, black friday: i voli cancellati e quelli garantiti
07 Settembre 09:54 2023 Stampa questo articolo

Venerdì 8 settembre si profila una giornata complicata per il traffico aereo, a causa del primo di una serie di scioperi nei trasporti proclamati per settembre e ottobre. Si comincia con lo stop nazionale di 24 ore del personale di terra aeroportuale e delle società di handlingche si erano già fermate il 15 luglio proclamato da Cub Trasporti e altre sigle di base e Ita Airways ha deciso di sopprimere 30 voli, preventivati in base alle possibili adesioni. Cancellati anche 64 voli in partenza da Milano Malpensa e 21 su Linate. «Non possiamo escludere altre cancellazioni nei vari operativi chiarisce Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti ma dipende dal numero delle adesioni nei vari scali».

Il sito della compagnia tricolore (clicca qui per la lista dei collegamenti cancellati) informa di aver attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 55% dei passeggeri riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero.

Ita invita, inoltre, tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto. In caso di cancellazione o di modifica dell’orario del volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto – solo nel caso in cui il volo sia stato cancellato o abbia subito un ritardo superiore alle 5 ore – entro e non oltre il 13 settembre 2023.

Per quanto riguarda lo sciopero,  è motivato da un rinnovo del contratto atteso da sei anni. «Proposte di aumenti salariali inadeguati, aumento dell’orario di lavoro senza sufficiente adeguamento economico, lo storno di parte degli aumenti proposti a favore di enti previdenziali e sanitari privati», sottolinea Amoroso.

Nel dettaglio, Amoroso precisa che «gli aumenti sono inconsistenti, a fronte di una vigenza contrattuale di 10 anni e una perdita salariale in riferimento al costo della vita di 400 euro al mese e si propongono 250 euro complessivi e spalmati in tre anni. Anziché cancellare le 24 ore incrementali concesse nel precedente rinnovo contrattuale, verrà formalizzato un aumento dell’orario a 38,5 ore settimanali senza nessun adeguamento economico. Dall’ammontare degli aumenti salariali previsti – conclude – saranno stornati fondi per finanziare la sanità di categoria, gestita da enti bilaterali sindacati/aziende che saranno devoluti a società del settore, sottraendoli dalla busta paga in favore di società private. Inoltre, le condizioni di lavoro negli aeroporti sono pesantemente peggiorate e c’è il rischio di incremento di orari spezzati, straordinari, reperibilità non contrattata».

Enac, intanto, ha comunicato che saranno assicurati i collegamenti programmati nelle fasce orarie di garanzia, inclusi i charter: al mattino, dalle 7 alle 10, e alla sera, dalle 18 alle 21. Garantiti, inoltre, i voli con le isole – autorizzati prima della proclamazione dello sciopero – quelli intercontinentali e quelli che le compagnie saranno in grado di effettuare in ragione delle previsioni di adesione all’agitazione. I viaggiatori potranno richiedere informazioni sullo stato dei voli rivolgendosi alle compagnie.

Per quanto riguarda l’elenco dettagliato dei voli garantiti, si rimanda all’ultima circolare Enac.

Secondo una stima di ItaliaRimborsooltre 180mila viaggiatori italiani possono subire un disservizio per lo sciopero. I vettori dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ricordiamo che in caso di sciopero del comparto aereo nazionale, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Questo avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore stesso. Queste somme sborsate per via dello sciopero possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio.

«La stagione estiva volge verso la fine ed è evidente la crescita che c’è stata negli ultimi mesi delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – nota Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore o a una claim company».

«Nei casi di sciopero del comparto aereo conclude D’Angelo al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture».

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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