Trasporto aereo, nodo low cost: “Sciopereremo ancora”

09 Giugno 12:23 2022 Stampa questo articolo

Potrebbero esserci nuovi scioperi del trasporto aereo all’orizzonte. A minacciarli i sindacati, che spingono sul confronto con le compagnie interessate (easyJet, Volotea e Ryanair) e comunicano l’alta adesione alla protesta dell’8 giugno. “La partecipazione ha sfiorato il 90%” con numerosi voli cancellati, di cui oltre 30 solo all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, informano Fit Cgil e Uiltrasporti.

“Alla luce della grande adesione – precisa il sindacato che fa capo alla Uil – i vettori non possono più fare finta di nulla e ignorare le nostre richieste. In particolare, per quanto riguarda easyJet, chiediamo che vengano subito ritirati i licenziamenti ingiustificati e si apra un tavolo per rimediare al totale degrado delle relazioni industriali”.

Rispetto a Volotea e Ryanair, sottolinea la sigla, “chiediamo che cessi immediatamente la condotta antisindacale e si discuta l’applicazione del contratto collettivo, superando gli inaccettabili tagli salariali unilaterali e trovando una soluzione alla pesantezza dei turni di lavoro provocata dal sotto organico”.

In particolare, riguardo a Ryanair, i sindacati contestano i “turni fino a 14 ore senza fornire acqua e cibo a piloti e assistenti di volo, il mancato adeguamento ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale, il perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi (contingency agreement) non più attuale visti i volumi di traffico, arbitrarie decurtazioni in busta paga, mancato pagamento delle giornate di malattia, rifiuto di concedere giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva sono le motivazioni che ci hanno spinto a proclamare questo giorno di protesta. Ci aspettiamo ora – affermano – che la compagnia ci convochi per aprire finalmente un tavolo di confronto sulle questioni aperte”.

“La stagione estiva alle porte e la ripresa dei flussi turistici non possono fermare le nostre rivendicazioni – conclude Uiltrasporti – Se i vettori non accoglieranno le nostre istanze per migliorare le condizioni lavorative del personale e quindi anche il servizio pubblico, saremo costretti a portare avanti la protesta anche con altre azioni di sciopero“.

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