ViaggiOff, Osservatorio Experience: i trend dell’estate

ViaggiOff, Osservatorio Experience: i trend dell’estate
08 Agosto 07:00 2025

In spiaggia, sì, ma in Nord Europa. Weekend nelle città d’arte, ma viste dall’acqua. E vacanze sempre più detox, dove il nuovo lusso è il silenzio. Sono alcuni tra i trend dell’estate 2025 emersi dalla seconda edizione (la prima qui) dell’Osservatorio Experience di ViaggiOff, testata unconventional di informazione turistica, dal prossimo anno partner di Bit Milano. Una carrellata di ispirazioni di viaggio, utili ad agenti e operatori, più che mai impegnati nella gestione dei clienti last minute.
Augurandovi buona lettura, e soprattutto buon lavoro, vi diamo appuntamento al 25 agosto con le notizie de L’Agenzia di Viaggi Magazine. Summer break anche per ViaggiOff, che ripartirà invece il 1° settembre.

SPIAGGE DEL NORD EUROPA

Il cambiamento climatico – lo abbiamo scritto e riscritto parlando di coolcation – mette a dura prova il turismo tradizionale, specie di quello estivo. Per questo, già da tempo, i Paesi nordici si sono attivati per promuoversi come mete alternative. Ora si guarda a Nord anche per andare in spiaggia, scoprendo così una beach life inaspettata (e probabilmente anche meno affollata).

L’Irlanda per esempio non è solo verde ma anche azzurra, come il colore delle quasi cento Bandiere Blu che sventolano lungo 7.500 km di coste. Si può scegliere tra baie di sabbia, litorali dove cavalcare o passeggiare e una nuotata corroborante, provando magari anche curiosità come le saune mobili di NicheCoastal, che si “sposta” lungo la Causeway Coast in Irlanda del Nord.

Le fa eco la Danimarca, oltre 7.400 km di costa nordica e spiagge per tutti i gusti, sia per le famiglie che per i più sportivi e avventurosi. Tra queste, la spiaggia di Søndervig nello Jutland occidentale, che si affaccia sul Mare del Nord, la Palmestranden nella stessa penisola, dotata addirittura di palme e a misura di bambini con lettini gratuiti, oppure Marielyst sull’isola di Falster, più precisamente nella Selandia del sud.

SOUVENIR ESPERENZIALI

Non che il Mediterraneo perda colpi, anzi, è sempre in auge specie tra i più giovani. Secondo Utravel, operatore young del polo Alpitour World, le mete più richieste da Gen Z e Millennial sono Corfù, Kos e Rodi in Grecia e Ibiza e Maiorca in Spagna. Ma cambia l’approccio: sempre di più si vuole vivere in maniera consapevole l’esperienza. Il souvenir più popolare? Non calamite o cappellini, ma per esempio un bel tramonto. Siamo entrati infatti nella Souven-Era: una nuova epoca in cui i souvenir di viaggio sono autentici, unici e raccontano una storia.

Secondo il Global Travel Trends Report 2025, l’82% di Millennials e Gen Z sceglie souvenir che parlano davvero del luogo visitato e delle esperienze vissute, mentre per il 70% anche il percorso, un viaggio in treno panoramico, un tragitto in motorino o lunghe pedalate tra paesaggi naturali, è parte integrante e fondamentale del viaggio, tanto quanto la meta finale.

ORIENTEMANIA DALLA COREA AL GIAPPONE

È il K-drama, bellezza. Se il cineturismo è ormai consuetudine, tra le esperienze in crescita c’è quella di viaggiare nelle location delle serie cult per un’immersione nella cultura sudcoreana. Tra amori impossibili, amicizie sincere, vendette e redenzioni, sullo schermo scorrono scenari spettacolari, paesaggi metropolitani, urban life all’orientale ma anche usi e costumi che raccontano la tradizione. Ecco quindi che dall’isola di Jeju a Seoul si può viaggiare in compagnia dei personaggi di serie come When Life Gives You Tangerines e l’ormai cult Squid Game.

L’Oriente attrae e non sembra dare segni di cedimento neanche il fascino del Giappone: per viverlo in maniera più autentica si possono percorrere itinerari inediti sulle tracce del suo ricchissimo patrimonio di folklore e leggende, su cui si basa buona parte dell’immaginario nipponico “pop”. Al centro di questi racconti senza tempo si trovano spesso i yōkai, creature fantastiche, a volte mostruose, da conoscere esplorando per esempio Tono, nella prefettura di Iwate, oppure visitando l’antico tempio Yakuo-in, dedicato ai tengu, passando per la suggestiva pineta di Miho nella prefettura di Shizuoka e seguendo le orme di Momotarō nella prefettura di Okayama.

DALLA HEALIDAY ALLA QUIET-CATION

Via dal rumore, dalla folla, dallo stress: si viaggia per ascoltare se stessi e magari la natura circostante, rallentare il ritmo, e stare bene. E i trend diventano anche parole nuove. Una di queste è la Healiday, neologismo che unisce le parole healing (cura, rigenerazione) e holiday (vacanza), delineando un’esperienza di viaggio focalizzata sul benessere fisico e mentale.

L’Osservatorio di Emma Villas, realizzato in collaborazione con AstraRicerche, sottolinea che tra gli elementi chiave che lo definiscono spiccano la necessità di fuggire dal caos urbano (79,3%), e la ricerca di contatto diretto con la natura (77,5%), inteso come immersione in paesaggi incontaminati e stimolanti per tutti i sensi. Si aspira alla libertà di svegliarsi seguendo i propri ritmi naturali (74,2%), così come la possibilità di godere di comfort autentico (69,7%), e di silenzio rigenerante (62,5%), possibilmente sconnessi (53,4%) da email, notifiche e smartphone per riscoprire il piacere della presenza, dell’ascolto e del tempo vissuto pienamente.

Il silenzio è d’oro e dà vita anche alla nuova quiet-cation, fusione di quiet (silenzio/silenzioso) e vacation (vacanza): pause rigeneranti e lontane dal rumore, dalla folla e dalla frenesia del turismo di massa. Entrando più nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal portale Inside Hook, nell’ultimo anno le ricerche per questa tipologia di viaggio sono aumentate del 50%. Si sceglie una meta tranquilla per ritrovare equilibrio, disintossicarsi dal digitale e dedicarsi a sé stessi: meditazione, camminate silenziose e assenza di inquinamento acustico. Queste esperienze mirano a soddisfare il bisogno di benessere psicofisico, favorendo il recupero della concentrazione e della calma interiore. Paesaggi rurali, sentieri poco battuti, luoghi immersi nella natura o location lontane dalle masse diventano quindi sempre più agognati.

L’ITALIA MINORE (PER MODO DI DIRE)

C’è un canale su ViaggiOff che si chiama Another Italy, l’altra Italia: un contenitore di spunti e idee di viaggio alternativi nel nostro Paese, quanto mai utile in questa estate in cui il turismo “a chilometro zero” continua a prevalere. Un filone arricchito dalla partnership con Legambiente Turismo per proporre itinerari green e slow nel Belpaese. Da qui emerge il progetto Ride on Strait che invita a esplorare i paesaggi calabri dello Stretto di Messina, lungo sentieri tra l’Aspromonte e il mare. Per esempio l’itinerario “Immersi nella natura dei greci di Calabria” porta alla scoperta di uno degli angoli più affascinanti della regione: l’entroterra grecanico. Da Reggio Calabria, seguendo il Cammino Basiliano, tra fiumare e luoghi leggendari.

L’Italia remota (o quasi) è anche quella delle isole piccole e piccolissime, oggetto di promozione da parte di Campeggi.com. Questi luoghi si prestano ad accogliere diversi tipi di turisti e si adattano bene a vacanze in famiglia o in solitaria, weekend all’insegna dell’avventura o fughe romantiche. Gli arcipelaghi italiani sono un mix di storia, natura e panorami mozzafiato. Tra questi, le Formiche di Grosseto in Toscana, le Tremiti in Puglia, l’Arcipelago del Sulcis in Sardegna.

E poi ci sono iniziative speciali in perfetto mood con healiday e quiet-cation, come quella del percorso bioenergetico di Sauris nella Carnia, in provincia di Udine, che si snoda tra faggi e abeti lungo 22 tappe “terapeutiche” che sfruttano i campi bio-elettromagnetici emessi dagli alberi per migliorare il benessere psicofisico di chi lo percorre.

VISITARE LE CITTÀ DALL’ACQUA

Il richiamo dell’acqua è sempre vivo e inonda anche i più classici city break: sono tante infatti le capitali e le città d’arte solcate da fiumi e canali in Europa (Venezia docet) e una modalità diversa per viverle, e osservarle da una inedita prospettiva, è proprio quella di salire in barca: Tui Musement rivela che oltre l’85% degli intervistati che stanno organizzando una vacanza in città sono interessati a fare questo tipo di attività. Le motivazioni principali sono il desiderio di fare un’esperienza rilassante ed esplorare posti nuovi.

E l’acqua potrebbe diventare anche la nuova frontiera del lusso e dell’esclusività per viaggiatori esigenti alla ricerca di slow living, ma con tutti i comfort. I brand alberghieri investono: Small Luxury Hotels of the World conta in collazione diversi raffinati hotel che si specchiano in porti da cartolina, dimore storiche affacciate su antichi canali, imbarcazioni trasformate in hotel galleggianti nei mari più suggestivi del mondo.

Qualche esempio? L’imbarcazione Aqua the Dahabeya che con sole sei cabine naviga lungo le acque millenarie del Nilo, o Hermes Mega Catamaran, Puerto Ayora, un catamarano da dodici suite per immergersi nella natura incontaminata delle Galápagos.

L'Autore

Mariangela Traficante
Mariangela Traficante

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