VisitFlanders e la nuova stagione del turismo consapevole

22 Giugno 07:00 2020 Stampa questo articolo

Scocca l’ora del dopo lockdown anche per il Belgio. Infatti, con la riapertura delle frontiere il governo belga auspica una lenta ma costante ripresa dei viaggi in/out.

In particolare, un’indagine commissionata da VisitFlanders, agenzia turistica governativa, e condotta tra i cittadini belgi sulle intenzioni di viaggio nel dopo-Covid, ha svelato che solo il 54% dei belgi intende muoversi all’estero quest’anno.

E, tra questi, le preferenze vanno a destinazioni vicine come Francia (25%), pari ad oltre un milione di belgi,  Paesi Bassi (14%), mentre l’Italia è stata menzionata dall’8% dei potenziali viaggiatori del segmento outgoing, pari a circa 372mila belgi, dietro alla Spagna (11%).

Secondo lo studio di VisitFlanders, l’estate 2020 si tradurrà in un turismo molto più consapevole, con maggiore attenzione per i residenti, per le economie locali e maggior rispetto per la destinazione in sé.

Il ceo di VisitFlanders, Peter De Wilde ha dichiarato: «Il turismo non è solo economia, è molto di più. Forse dovremmo fare un passo avanti quest’estate. Al posto di viaggiare, consideriamoci persone che condividono un luogo. In questo modo potremo realizzare un concetto di turismo da cui tutti, sia chi viaggia ma anche chi accoglie, possiamo tutti trarre beneficio».

L’agenzia del governo fiammingo, responsabile del turismo nelle Fiandre, ritiene che questo sarà soprattutto un anno di transizione, nel quale VisitFlanders intende impegnarsi per lo sviluppo sostenibile e la promozione del turismo nazionale e internazionale nelle Fiandre, in grado di assicurare una sia pur lenta ripresa economica ed una maggiore garanzia per l’occupazione e il benessere (per i residenti delle Fiandre).

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