Voli, il fenomeno wet lease sotto la lente Ue

Voli, il fenomeno wet lease sotto la lente Ue
06 Agosto 10:32 2025

Dopo ripetute segnalazioni e pressioni dal mondo dell’aviazione commerciale, la Commissione Ue ha deciso di vederci chiaro nel wet lease, ovvero la diffusa pratica dei voli low cost subappaltati ad altri operatori, ai quali si legano contratti di lavoro diversi da quelli dichiarati.

È stata un’interrogazione parlamentare ad accendere i fari della Commissione europea, intenzionata a intervenire in un settore dove la deregulation è sempre più la norma. I socialisti europei denunciano che “il fenomeno del wet lease che vede compagnie aeree operanti nell’Ue subappaltare sistematicamente i voli durante i mesi di punta (soprattutto in estate) a vettori low cost. E purtroppo dietro questa pratica si annidano falsi contratti di lavoro autonomo e accordi di lavoro ambigui che eludono la legislazione nazionale e violano le norme europee di tutela sociale e del lavoro”.

Ne è ben consapevole lo stesso Commissario per i trasporti, Apostolos Tzitzikostas, che in una sua dichiarazione ufficiale ha chiarito che «la Commissione è consapevole delle preoccupazioni relative a pratiche lavorative come il falso lavoro autonomo o che compromettono gli standard sociali o del lavoro e non intende restare con le mani in mano anche se la competenza del caso è nazionale».

«Spetta infatti alle autorità degli Stati membri – sottolinea ancora Tzitzikostas – far rispettare le leggi applicabili al personale di volo che opera nella loro giurisdizione. Ma nell’ambito della revisione del Regolamento sulle norme di prestazione dei servizi aerei, la Commissione sta valutando possibili misure per sostenere l’applicazione del diritto del lavoro applicabile, anche in caso di wet lease».

L’esecutivo comunitario, come riporta eunews.com, intende dunque rimettere mano a una pratica comunque consentita all’interno dell’Unione europea. Una compagnia aerea può concedere ad altri il compito di organizzare il trasferimento aereo, a condizione che sia specificato con tanto di nome l’operatore che effettua il volo. «Una pratica comune per aumentare la flessibilità operativa – ammette Tzitzikostas – ma proprio per questo saranno raccolte informazioni aggiornate sui livelli di wet lease a supporto della valutazione d’impatto per la revisione del regolamento».

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Andrea Lovelock
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