Voli Usa, rischio far west
con la deregulation Trump

Voli Usa, rischio far west <br>con la deregulation Trump
09 Settembre 07:52 2025

La battaglia per la deregulation dell’amministrazione Trump passa anche per gli aeroporti. Negli Stati Uniti, le compagnie aeree non dovranno pagare un risarcimento in denaro ai passeggeri per i voli cancellati: il dipartimento dei trasporti (Dot) ha infatti deciso di non dare seguito alla proposta dell’amministrazione Biden e, inoltre, avvierà un processo per abrogare diverse norme a tutela dei consumatori decise dalla precedente amministrazione.

Il Dot ha spiegato che il suo obiettivo è «garantire che i viaggiatori siano trattati equamente, riconoscendo al contempo la realtà delle operazioni dei vettori e l’impatto di normative eccessivamente onerose sul popolo americano».

Secondo la proposta dell’amministrazione Biden, un risarcimento in denaro sarebbe stato dovuto in caso di cancellazioni imputabili alla compagnia aerea e non causate da fattori esterni, come le condizioni meteorologiche. La norma si sarebbe applicata ai ritardi di almeno tre ore.

TUTELE SMANTELLATE

Il dipartimento dei trasporti vorrebbe abrogare il regolamento che impone alle compagnie aeree la massima trasparenza sulle tariffe, per permettere ai clienti, durante la ricerca di un volo, di visualizzare il prezzo finale, comprese tutte le commissioni accessorie. La norma, pronta a entrare in vigore lo scorso anno, è stata sospesa da un tribunale, dopo una causa intentata dalle compagnie aeree.

Il dipartimento vorrebbe inoltre ridurre i casi in cui le cancellazioni dei voli danno luogo a un rimborso. In una norma entrata in vigore a ottobre 2024, le compagnie aeree devono informare i clienti del loro diritto a un rimborso per i voli cancellati, per i voli nazionali con ritardo superiore a tre ore e per i voli internazionali con ritardo superiore a sei ore. Rimborso ora dovuto anche in caso di volo anticipato di tre o sei ore (rispettivamente per voli nazionali e internazionali).

E ancora, il regolamento prevede che diverse altre modifiche all’itinerario diano diritto a un rimborso ai clienti, come la modifica dell’aeroporto di arrivo o di partenza, o l’aggiunta di una coincidenza all’itinerario. Anche i bagagli in ritardo di oltre 12 ore sui voli nazionali comportano l’obbligo di rimborso, così come i bagagli in ritardo di oltre 15 o 30 ore sui voli internazionali, a seconda della durata del volo.

Il Dot non ha specificato come potrebbe modificare la norma sulla cancellazione. Valuterà la definizione di consegna puntuale dei bagagli e analizzerà le norme che richiedono rimborsi per i servizi accessori non forniti.

“Attueremo fedelmente tutti i requisiti di tutela dei consumatori del settore aereo imposti dal Congresso, incluso l’obbligo di rimborsare i prezzi dei biglietti ai passeggeri nel caso in cui una compagnia aerea cancelli o ritardi sostanzialmente i voli quando i consumatori scelgono di non viaggiare – ha affermato il dipartimento – Alcune delle norme proposte o adottate dalla precedente amministrazione, tuttavia, andavano oltre quanto richiesto dal Congresso per legge e intendiamo riconsiderare tali requisiti extra-legali».

LOBBY VS DIFENSORI DEI CONSUMATORI

Airlines for America (A4A), lobby del settore, sostiene molte delle modifiche che il dipartimento dei trasporti sta attualmente prendendo in considerazione. “Siamo incoraggiati dal fatto che il dipartimento dei trasporti stia esaminando normative inutili e onerose che esulano dalla sua competenza e non risolvono problemi importanti per i nostri clienti. Non vediamo l’ora di collaborare con il Dot per attuare il programma di deregolamentazione del presidente Trump”, ha dichiarato A4A, in una nota.

Le varie iniziative del Dot hanno suscitato aspre critiche da parte di Bill McGee dell’American Economic Liberties Project, un’organizzazione a difesa dei consumatori. «In un momento in cui la maggior parte degli americani è già insoddisfatta dello stato del trasporto aereo, il Dot sta ricevendo ordini da lobbisti con le tasche piene e inaugurando una nuova era di distopia del volo», ha affermato.

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