Vueling, obiettivo 10% di Saf entro il 2030

Vueling, obiettivo 10% di Saf entro il 2030
15 Ottobre 10:23 2025

Un livello quasi doppio rispetto a quello richiesto dall’Ue. Vueling punta a raggiungere il 10% di Saf entro il 2030: la compagnia aerea ha iniziato a utilizzare carburante sostenibile nel 2021 e chiede ulteriori incentivi per accelerare la produzione in Europa e raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050.

Ad anticipare la notizia Santiago Lopezbarrena, responsabile sostenibilità di Vueling, in una videointervista realizzata nell’ambito del prossimo Meeting sul turismo sostenibile di Hosteltur, che si svolgerà a Benidorm .

L’evento riunirà rappresentanti del settore pubblico, leader del settore e marchi chiave per discutere di iniziative che hanno trasformato la sostenibilità in un fattore competitivo.

Sul tavolo diversi argomenti: modelli di gestione più efficienti e circolari a esperienze che migliorano la soddisfazione del cliente, la fidelizzazione e il posizionamento del marchio.

Lopezbarrena sottolinea che l’obiettivo principale è la decarbonizzazione a lungo termine: «È un lungo percorso e un compito complicato per il settore».

Per raggiungere quest’obiettivo l’azienda azionerà tre leve: una flotta di aeromobili più efficiente (i nuovi velivoli consentono una riduzione delle emissioni di Co₂ di oltre il 20%), operazioni più efficienti (ottimizzazione di rotte e procedure) e l’impiego di Saf, un tipo di carburante che consente di ridurre le emissioni del ciclo di vita di oltre l’80%.

Vueling ha iniziato a fornire Saf nel 2021 e da allora ne ha aumentato significativamente l’utilizzo. «Nel 2024 — sottolinea Lopezbarrena — abbiamo fornito un volume 10 volte superiore rispetto al 2023, il che significa che abbiamo aumentato le forniture in modo quasi esponenziale».

Lopezbarrena spiega che l’aumento della capacità industriale della Saf «sta procedendo piuttosto lentamente a causa del volume di investimenti richiesti e richiede un sostegno pubblico accelerato per evitare di dipendere dalle importazioni: il rischio che corriamo è quello di dover importare questo combustibile sostenibile da altri Paesi e questo è un effetto che non vogliamo».

Oltre al Saf, Vueling sta sfruttando strumenti di big data per ottimizzare le rotte di volo e ridurre le inefficienze e sta testando soluzioni di avviamento (come rivestimenti che riducono la resistenza aerodinamica) per diminuire il consumo di carburante e le emissioni nelle operazioni quotidiane.

Sul fronte sociale, peraltro, l’azienda mantiene partnership stabili con Ong e servizi di emergenza. «Siamo una delle aziende che gestisce il maggior numero di organi trapiantati in Spagna — osserva Lopezbarrena — oltre a fornire supporto logistico in caso di crisi come terremoti o incendi».

Vueling, inoltre, lavora per garantire che la transizione ecologica non influisca sui prezzi dei biglietti: «Stiamo attuando una significativa trasformazione interna per riuscire ad assorbire questi nuovi costi e garantire che non incidano sui prezzi dei passeggeri».

Ciononostante, Lopezbarrena riconosce che senza incentivi ad aumentare la produzione di Saf, «è probabile che questi prezzi possano aumentare temporaneamente nel breve termine».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di Vueling
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