Gli Stati Uniti sono alle prese con l’annoso problema dello smaltimento delle pratiche per i visti: un problema che può diventare un’opportunità. Così, almeno, sembra pensarla l‘amministrazione Trump, che sta valutando la possibilità di una corsia preferenziale.
I turisti e a altre categorie di richiedenti di visti non migranti, che desiderino un appuntamento per un colloquio in tempi rapidi, potrebbero presto ottenerlo, dietro il pagamento di mille dollari. Questo è quanto emerge da una nota interna del dipartimento di Stato, ottenuta dall’agenzia di stampa Reuters. Da ricordare che, negli Stati Uniti, è in programma una serie di grandi eventi nel secondo quadriennio Trump: la Ryder Cup di golf quest’anno, i Mondiali maschili di calcio e le celebrazioni per i 250 anni dell’indipendenza nel 2026, le Olimpiadi e le Paralimpiadi nel 2028. Eventi che attireranno milioni di persone, da tutto il mondo. Per non incorrere in problemi, una volta arrivati alle porte degli Stati Uniti, ecco una guida ai viaggi nell’era Trump.
Le persone che entrano negli Stati Uniti con visti turistici e altri visti non migranti pagano al momento una tassa di elaborazione di 185 dollari. Il programma premium potrebbe arrivare in versione pilota già a dicembre, secondo la nota del dipartimento. La tassa proposta per gli appuntamenti per il visto, di cui non si era parlato in precedenza, si affianca alla proposta di una gold card, con cui il presidente Donald Trump venderebbe la cittadinanza statunitense per 5 milioni di dollari, garantendo un accesso più rapido a coloro che sono disposti a pagare.
Tuttavia, il team legale del dipartimento di Stato ha affermato, secondo quanto si legge nel promemoria, che sussiste un «rischio elevato» che la richiesta venga respinta dall’ufficio bilancio della Casa Bianca o annullata dai tribunali statunitensi. Stabilire una tariffa superiore al costo per la fornitura del servizio «è contrario a un precedente consolidato della Corte Suprema». «La programmazione degli appuntamenti per i colloqui per i visti non migranti da parte del dipartimento è dinamica e lavoriamo costantemente per migliorare le nostre operazioni a livello mondiale», è stato l’unico commento rilasciato da un portavoce del dipartimento.
Dall’insediamento, il 20 gennaio, Trump ha preso diverse decisioni contro l’immigrazione, revocando alcuni visti per studenti, intensificando i controlli su tutti i richiedenti e imponendo un nuovo travel ban. Il dipartimento di Stato ha rilasciato 10,4 milioni di visti non migranti nell’anno fiscale 2023, inclusi 5,9 milioni di visti turistici, secondo l’ultimo rapporto annuale dell’agenzia. Si prevede che la spesa per i viaggi internazionali negli Stati Uniti diminuirà di circa il 7% nel 2025, secondo i dati del World Travel and Tourism Council di maggio.



