È il giorno del Paris Air Show, ma il decollo non è quello immaginato. Lo schianto del Boeing 787 Dreamliner di Air India – oltre 270 morti, 241 a bordo e una persona miracolosamente sopravvissuta – ha avuto riflessi inevitabili sul più grande evento mondiale del settore aeronautico, in programma fino al 22 giugno all’aeroporto Le Bourget.
Come riporta Reuters, i delegati hanno spiegato che molti annunci di ordini potrebbero essere ritardati o annullati in segno di rispetto per le vittime. Già venerdì – in una lettera inviata al personale – il ceo del colosso americano, Robert Kelly Ortberg, aveva annunciato di aver cancellato il viaggio e che anche Stephanie Pope, la responsabile di Boeing Commercial Airplanes, non sarebbe partita per l’appuntamento biennale parigino.
«Vogliamo rimanere con il nostro team e concentrarci sul cliente e sulle indagini in corso», ha spiegato Ortberg. Luci soffuse anche per i rivali storici di Airbus: il ceo, Guillaume Faury, ha espresso il proprio cordoglio per l’accaduto, sottolineando che l’azienda manterrà un basso profilo durante la fiera.
Fonti dell’industria italiana, intanto, ci tengono a sottolineare la grande sicurezza del Dreamliner – è il primo incidente per il modello dalla sua introduzione nel 2011 – e che il nostro mercato ha piena fiducia in Boeing, in grande ripresa nel 2025 dopo un anno particolarmente complicato.
«La sicurezza è fondamentale per il nostro settore ed è al centro di tutto ciò che facciamo – si legge ancora nel messaggio di Ortberg – Ho parlato con la presidente dell’Ntsb statunitense, Jennifer Homendy, e le ho garantito il nostro pieno supporto al processo investigativo. Stiamo supportando l’Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, capofila delle indagini. È importante non fare speculazioni e lasciare che gli investigatori facciano il loro lavoro». Ritrovate le 2 scatole nere: secondo Cirium, riferisce Reuters, gli incidenti durante il decollo sono rari e di solito derivano da una combinazione di più fattori.
Boeing, che avrebbe dovuto annunciare proprio nell’appuntamento parigino la sua roadmap futura, ha quindi cancellato alcuni eventi e non prevede ordini di aeromobili importanti. È improbabile – scrive sempre Reuters – che anche un accordo atteso da Royal Air Maroc, che stava valutando un ordine per decine di jet Boeing e Airbus A220, venga annunciato durante l’evento. Accantonati, per ora, da Airbus anche due ordini sauditi da AviLease e Riyadh.
Qualcosa però si muove. Alcune fonti hanno riferito a Reuters che la Polonia dovrebbe annunciare Airbus come vincitrice di un accordo storico per la vendita di circa 47 jet A220 alla compagnia statale Lot, nell’ambito di un più ampio riassetto delle relazioni tra Polonia e Francia, dove Airbus ha la sua sede centrale.
E a Le Bourget non mancano le polemiche legate all’aggravarsi della crisi in Medio Oriente e riferite da L’Espresso. Il governo francese, infatti, ha deciso di oscurare con teloni neri gli stand di cinque gruppi industriali israeliani, attivi nell’industria bellica: Israel Aerospace Industries (Iai), Rafael, Uvision, Elbit e Aeronautics. “I produttori – è la motivazione di Parigi – esponevano armamenti offensivi, come quelli potenzialmente in uso a Gaza”. Durissima la replica del ministero della Difesa israeliano, citato dal Times of Israel: “Decisione scandalosa e senza precedenti. È segregazione“.
GUERRA IN MEDIO ORIENTE, STOP VOLI ITA FINO AL 31 LUGLIO
Anche il Paris Air show, quindi, risente dell’escalation degli attacchi missilistici tra Israele e Iran, che hanno scosso l’industria aeronautica globale, costringendo le compagnie a cancellare o dirottare migliaia di voli in Medio Oriente.
Per questo motivo Ita Airways ha prolungato la sospensione dei voli su Israele fino al 31 luglio, compresi gli AZ809 e AZ815 previsti il primo agosto. Anche il gruppo Lufthansa – di cui Ita fa parte – ha annunciato l’identico provvedimento.
I voli Ita erano già stati annullati fino al 6 luglio, mentre Lufthansa aveva annunciato per le altre compagnie del gruppo una progressiva ripresa dal 23 giugno.
“Ci rammarichiamo per i disagi dei nostri ospiti – si legge sul sito web ufficiale della compagnia alla sezione Informazioni di viaggio – e continuiamo a monitorare costantemente la situazione“.
“La sicurezza dei nostri passeggeri, degli equipaggi e del personale di terra è la nostra massima priorità“, ribadisce ancora una volta Ita, che invita i viaggiatori a verificare lo stato del volo nella sezione Info voli del sito prima di recarsi in aeroporto.
VIAGGIARE SICURI: SPAZIO AEREO ISRAELIANO CHIUSO
Intanto il sito della Farnesina, Viaggiare Sicuri, avverte. “A seguito dell’escalation militare tra Israele e Iran, lo spazio aereo israeliano è attualmente chiuso e lo rimarrà fino a nuovo ordine.Le autorità hanno disposto la chiusura dell’aeroporto “Ben Gurion” di Tel Aviv e tutte le compagnie aeree hanno temporaneamente sospeso i voli da e per Israele”.
“Si raccomanda pertanto ai connazionali – si legge ancora – di monitorare i siti delle compagnie aeree per ogni eventuale aggiornamento sullo stato dei collegamenti, nonché di seguire le istruzioni in materia di sicurezza diramate dall’Home Front Command (accessibile solo da Israele) al seguente link: https://www.oref.org.il/eng. In caso di necessità, il numero di emergenza dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv é 00972548803940“.
“Se vi trovate nei Territori Palestinesi e non avete accesso all’Home Front Command – conclude la nota – continuate a seguire le istruzioni locali, comprese quelle della Protezione Civile Palestinese (chiamate il numero 102 o consultate il sito www.pcd.ps o la pagina Facebook di الدفع المداني الفلاستني).
In caso di necessità, i numeri di emergenza del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme sono 00972505327166 e 00972549337782“.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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