I leoni di Napoli: la famiglia Uva e i suoi 50 anni nel turismo

I leoni di Napoli: la famiglia Uva e i suoi 50 anni nel turismo
11 Luglio 07:45 2025

Attraversa l’Italia, da sud a nord, la storia imprenditoriale della famiglia Uva che quest’anno celebra i suoi primi 50 anni di vita nel turismo organizzato. Tutto ha inizio nel 1975, quando in quel di Napoli Giulio Uva con sua moglie Agnese avviano l’attività di agenti di viaggi in quel di Napoli, lavorando in particolare su individuali e gruppi scolastici.

L’impresa si consolida e nel 1992 Giulio Uva apre il tour operator Oltremare, con l’obiettivo di presidiare al meglio l’intera regione campana; nel 1998, c’è l’esordio nel mercato siciliano con l’apertura dell’ufficio di Palermo (che sarà operativo fino al 2012). Nel 2009 un’altra significativa tappa della “saga Uva” con l’acquisto dai Viaggi del Ventaglio del brand Caleidoscopio, per poter penetrare nel mercato del nord Italia che poco conosceva il brand Oltremare proveniente dal sud.

Nel 2015 l’approdo in Borsa, nel mercato azionario delle piccole imprese, per fare provviste e pianificare investimenti, ma arriva lo tsunami del Covid che fa cambiare totalmente la rotta e l’operatore ideato dagli Uva, diventato Oltremare-Caleidoscopio, viene collocato  solo sul mercato d’alta gamma, con prodotti di qualità, e sull’incoming.

A riepilogare i capitoli della storia degli Uva nel turismo è il figlio del capostipite, Stefano Uva, che insieme al fratello Cristiano lavora da sempre nell’azienda di famiglia.

«La nostra – ci confessa – è una delle classiche storie imprenditoriali italiane perché siamo a tutti gli effetti una azienda familiare che ha avuto la fortuna di poter contare su quattro risorse umane, padre, madre e due figli, con peculiarità caratteriali così diverse da poter favorire, ognuno con il proprio contributo e know how, la crescita dell’azienda».

E dunque: «Mio padre Giulio, che a 83 anni lavora ancora con l’entusiasmo di sempre e gestisce i contatti con le banche; mio fratello Cristiano, con un percorso professionale nelle banche d’affari a Londra e Parigi, che gli permette di concentrarsi sugli investimenti. E poi io e mia madre Agnese che siamo in prima linea nell’intermediazione, curando i rapporti con le agenzie di viaggi, di cui conosciamo bene esigenze, dinamiche e modalità».

Stefano non fa mistero delle tante difficoltà incontrate in questi ultimi 20 anni: «Siamo stati su un ottovolante, con picchi e crisi che però abbiamo sempre superato prendendo insieme ogni decisione. Una serie continua di scelte collegiali che alla fine ci hanno sempre premiato. Basti pensare che prima del Covid la nostra azienda contava oltre 60 persone tra dipendenti e collaboratori e un giro d’affari di 35 milioni di euro e che nel 2020 la struttura si era sensibilmente assottigliata con un giro d’affari di appena 3 milioni di euro. Dal 2022 abbiamo ripreso a viaggiare con una crescita annua del 15-20% e possiamo contare sulla collaborazione di circa 450 agenzie di viaggi, frutto di una reciproca selezione, perché condividono con noi certe strategje commerciali».

La via maestra di Oltremare-Caleidoscopio corre lungo la produzione di offerte lungo raggio di qualità rivolte a un target altospendente e parallelamente proposte incoming, veicolate con cataloghi in inglese (vedi Scenario Italia, ndr) e mirate a particolari mercati: «Regno Unito, Francia e Spagna, in primis. Anche se ora, grazie alla partnership con alcune agenzie di viaggi del Triveneto, stiamo intercettando anche il mercato Usa. E poi c’è il prodotto Nautica, frutto della mia passione per il mare con offerte di catamarani, barche a vela e yacht di lusso per una clientela d’alta gamma alla quale garantiamo un’assistenza h24, esattamente come per tutti gli altri nostri prodotti veicolati con le adv partner. A completare l’attività, infine, operiamo nel business travel, settore che dal 2022 presidiamo con la linea Travel Affair e nell’ospitalità con 18 suite che abbiamo ricavato dalla nostra struttura di proprietà a Milano».

Scenario Italia è di fatto la dmc del Gruppo Oltremare, mentre Nautica si concentra sull’eccellenza del prodotto mare: dalle escursioni ai noleggi esclusivi fino al cabin charter da tutti i principali porti italiani, anche con imbarcazioni di proprietà nel Golfo di Napoli.

A ben vedere quella della famiglia Uva è a tutti gli effetti la storia di grandi lavoratori con la passione condivisa per il mondo dei viaggi; una famiglia che non ha mai abbassato la guardia, né tantomeno ridotto le aspettative, semmai ha cambiato rotta quando era necessario farlo, verso mari più tranquilli. Il tempo gli ha dato ragione e la navigazione prosegue, a vele spiegate.

In foto, da destra, Stefano Uva con la madre Agnese e il padre Giulio. Credit ufficio stampa.

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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