Isole private, viaggio tra i “gioielli” delle cruise company

Isole private, viaggio tra i “gioielli” delle cruise company
09 Ottobre 07:00 2025

L’isola privata dove far sbarcare i crocieristi per qualche ora di divertimento e relax è ormai da diversi anni un upgrade d’obbligo per le big delle crociera.

Luoghi originariamente incontaminati, ubicati nel bel mezzo di mari splendidi, che si presentano come grandi ed esclusivi parchi giochi all’aperto: le cosiddette “private island” sono la sintesi perfetta tra cruise e villaggio, la pausa ideale tra una tappa e l’altra dove i passeggeri – tra sabbia bianca, lagune private, piscine, ristoranti, bar, giochi, intrattenimento di ogni tipo – “staccano” dalla crociera per qualche ora, per poi tornare sulla nave ancora più entusiasti.

Una mossa vincente di molte compagnie che ha tra l’altro portato una ventata di novità in un settore sempre alla ricerca di nuove mete da proporre e idee innovative per intrattenere i croceristi, soprattutto se repeater.
Da qui il testa a testa tra le cruise company che ora fanno a gara nel proporre l’isola privata più bella. Ma per uscire vincitori da tale confronto, ormai, di isole bisogna averne più d’una.

PIONIERE NCL

La prima compagnia ad avere un’isola tutta sua è stata Norwegian Cruise Line con Great Stirrup Cay, alle Bahamas, acquistata nel lontano 1977.

Prima di diventare un’isola privata, riservata ai crocieristi, il piccolo lembo di terra era conosciuto per essere stato al secolo un nascondiglio dei pirati in pieno Oceano. Durante la Seconda Guerra Mondiale, divenne di proprietà degli Stati Uniti che la utilizzarono come base. Nel 1960 fu acquisita dalla Belcher Oil Company che, nel 1977, ne ha venduto una porzione a Ncl.

Situata a circa 55 chilometri a nord di Nassau, Great Stirrup Cay è una delle 30 isole del Berry Range. Negli anni la compagnia ha apportato diverse migliorie alla destinazione, fino al restyling del 2025, che prevede un’importante trasformazione dell’isola entro la prossima estate, quando sarà inaugurato Great Tides Waterpark: un parco acquatico che si estenderà per oltre 25.000 metri quadrati e includerà ben 19 scivoli, una vasta area bambini, un fiume dinamico e attrazioni capaci di simulare un salto da una scogliera, una novità assoluta per il settore crocieristico.

Gli ospiti potranno rilassarsi in nuove aree relax come Hammock Bay, dotata di oltre 50 amache. Verrà inoltre aggiunta una pittoresca rete di tram che attraverserà l’intera isola.

Nel 2017 Norwegian Cruise Line ha voluto fare doppietta acquistando la sua seconda isola privata: si tratta di Harvest Caye, in Belize, presto trasformata in un piccolo paradiso a uso esclusivo dei crocieristi. Un luogo in perfetto stile “fuga tropicale” con diverse grandi piscine, spiagge incontaminate, molti ristoranti e numerose strutture ricreative.

RISERVA OCEAN CAY BY MSC

Ocean Cay è invece la prima isola privata costruita da Msc. Situata a sud di Bimini, nelle Bahamas occidentali, è una vera riserva marina unica al mondo creata dalla compagnia con sede a Ginevra partendo, di fatto, da un cumulo di detriti. Il lembo di terra era infatti un ex sito di estrazione della sabbia semi abbandonato.

Il Gruppo di Gianluigi Aponte ha ottenuto una concessione di 99 anni dal governo delle Bahamas e – con un investimento pari a circa 200 milioni di dollari – ha riqualificato l’intera isola trasformandola in un gioiellino ecosostenibile di 64 miglia quadrate, a un centinaio di chilometri da Miami, aperta ormai dal 2018.

Gli ospiti in arrivo sono accolti da un iconico faro e, una volta sbarcati, possono decidere di dedicarsi allo sport – kayak, paddleboard, snorkeling, beach volley – al relax e ai massaggi, direttamente in cabane sulla spiaggia, oppure viziarsi con cibo e cocktail. Sull’isola ci sono 10 bar, chioschi vicino a ogni spiaggia e diversi ristoranti.

Nel 2024 Ocean Cay è stata chiusa per lavori di ristrutturazione. Un intervento da 100 milioni di dollari che ha aggiunto, tra le altre cose, nuove aree di intrattenimento e uno yacht club privato. Raggiungibile da Miami, Port Canaveral e New York, questo rifugio è la tappa finale di ogni crociera alle Bahamas.

La compagnia ha in progetto una seconda isola privata, su un piccolo lembo di terra vicino Ocean Cay, anche questo creato da detriti depositati, che sta già prendendo forma dopo la rimozione dei rifiuti industriali. Fino ad ora sono stati già piantati 75mila arbusti, tra cui 60 varietà di piante, oltre a 400 coralli che servono a restaurare il reef intorno all’isola.

I DUE PARADISI ROYAL

Perfect Day at CocoCay è l’isola bahamiana di Royal Caribbean che quando ha debuttato, nel 2018, aveva il parco acquatico con lo scivolo più alto del Nord America e il maggior numero di scivoli di qualsiasi parco acquatico nei Caraibi.

Qui è possibile anche fare un giro in mongolfiera per ammirare l’intero arcipelago delle Bahamas dall’alto; sempre qui ci sono la più grande piscina con onde dell’area caraibica e il Coco Beach Club con le prime cabine galleggianti del Paese.

La compagnia gestisce anche Labadee, altra destinazione privata sulla costa settentrionale montuosa di Haiti, che di fatto è una penisola boscosa di 260 acri affittata dalla compagnia solo per i suoi ospiti. Divisa in cinque aree, offre zipline e scivoli d’acqua immersi nella vegetazione tropicale. Chi scende a terra può sperimentare la cultura haitiana durante escursioni incentrate su arti e mestieri, cucina, musica e storia.

DISNEY CRUISE FA IL BIS

Due isole anche per la compagnia statunitense Disney Cruise Line, di proprietà di Walt Disney Company. La prima è Castaway Cay, isola di circa 405 ettari alle Bahamas, per l’esattezza nell’arcipelago di Great Abaco, che dista circa 580 km da un punto di riferimento assoluto per la compagnia: il celebre Walt Disney World di Orlando, in Florida.

Accessibile dal 1998, ma acquistata dalla compagnia l’anno prima (in questo caso la casa madre ne è proprietaria), Castaway è stata oggetto di un investimento di 25 milioni di dollari che ha consentito la costruzione del molo, il dragaggio di un canale di attracco e la realizzazione di altre imprescindibili infrastrutture.
L’attrazione principale dell’isola è senza dubbio lo snorkeling in laguna, dove è possibile ammirare una statua di Topolino immersa nelle sue acque turchesi.

La seconda destinazione è una new entry: Disney Lookout Cay at Lighthouse Point, sempre alla Bahamas, inaugurata a giugno dello scorso anno. Si tratta in questo caso di una penisola, nell’incantevole isola di Eleutera.

CELEBRETION CARNIVAL

E poi arrivò Carnival, ultima tra le big a inaugurare a luglio la sua isola privata, senza badare a spese. Celebration Key è infatti costata 600 milioni di dollari.

L’isola è circondata da una laguna di 25mila mq, la più grande d’acqua dolce dei Caraibi, e regala ai suoi ospiti il Suncastle, spettacolare scultura di sabbia con scivoli acquatici vertiginosi e la più grande altalena del mondo, oltre a piscine a sfioro e lussuose ville al Pearl Cove Beach Club. Con cinque aree tematiche, oltre 30 punti di ristoro, musica live, attività sportive e un chilometro di spiaggia immacolata, l’isola è un ottimo debutto per Carnival.

Dello stesso Gruppo fa parte Costa Crociere. Quest’ultima ha reso esclusiva – a beneficio dei suoi ospiti – una porzione di spiaggia sulla disabitata Isola Catalina, in Repubblica Dominicana, protetta dal governo per la sua biodiversità marina. Il suo nome proviene da Cristoforo Colombo, che la esplorò nel 1494. E potrebbe essere, chissà, il primo passo della compagnia di origine italiana nel business delle isole private.

L'Autore

Carla Villani
Carla Villani

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