Ponte sullo Stretto, il 29 ottobre decide la Corte dei Conti

Ponte sullo Stretto, il 29 ottobre decide la Corte dei Conti
27 Ottobre 15:38 2025

Appuntamento il 29 ottobre. Il Ponte sullo Stretto resta “sospeso” in attesa della decisione della Corte dei Conti, che ha bloccato la delibera Cipess chiedendo  maggiori chiarimenti sugli oneri e sugli snodi cruciali dei cantieri. Per questo, considerati i dubbi che permangono sull’intera documentazione trasmessa, è stata emanata una “richiesta di deferimento all’organo collegiale”. Mercoledì appunto. “Normali rilievi, l’opera non è in discussione” ribatte il ministero dei Trasporti.

Il 13 ottobre il governo aveva risposto con un corposo dossier ai dubbi sollevati il 24 settembre dalla magistratura contabile: nelle sei pagine inviate al Cipess si sollecitavano chiarimenti e integrazioni su una serie di passaggi importanti, inclusi nella delibera sull’approvazione del progetto definitivo. Secondo la Corte, infatti, c’è un difetto nella trasmissione degli atti con l’assenza di alcuni documenti cruciali.

Poi c’è la procedura Iropi – Imperative Reasons of Overriding Public Interest”, cioè le “motivazioni imperative di rilevante interesse pubblico” – con cui il governo ha giustificato l’opera, escludendola dal controllo preventivo della Corte.⁠ ⁠

Infine la questione del piano economico-finanziario. I magistrati chiedono lumi sui conti dei costi ambientali, richiamando la necessità di assicurare la continuità dei requisiti di idoneità tecnica e finanziaria per tutti.

Secondo la Corte ci sono discrepanze tra le cifre dell’appalto originario e quelle del progetto aggiornato. Qualora la variazione dovesse superare la soglia del +50% rispetto al bando del 2006, l’opera potrebbe rientrare tra i casi in cui la normativa Ue impone una nuova gara.

Il 29 ottobre, quindi, è fissata la convocazione dei contabili della Sezione Centrale ed è probabile che verrà presa la decisione definitiva. In caso di parere favorevole, la delibera potrà essere registrata in Gazzetta Ufficiale. Con un ulteriore rinvio o una mancata registrazione, la palla tornerà al governo.

IL MIT GIOCA IN DIFESA

Il Mit ha risposto ai rilievi della Corte dei Conti con una nota ufficiale: “Tutti i chiarimenti e le integrazioni richieste fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti, a maggior ragione per un’opera così rilevante. Il Ponte sullo Stretto non è in discussione e gli uffici competenti sono già al lavoro”.

Fiducioso anche l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci: «Siamo convinti di aver operato nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del Ponte».

WEBUILD, OLTRE 3.800 CANDIDATURE IN 24 ORE

Aspettando la Corte, Webuild, la società che si occuperà della costruzione, ha già avviato la selezione delle candidature per le assunzioni: in 24 ore ne sono arrivate 3.850. Per supportare la realizzazione del progetto Webuild fa perno sul sistema di scuole di “Cantiere Lavoro Italia”.

Una nota stampa ha precisato che “è in corso la raccolta di candidature per posizioni per staff e operai destinati ad Eurolink, il consorzio guidato da Webuild incaricato della realizzazione dell’opera”.

“In attesa della decisione finale della Corte dei Conti — sottolinea la società — si accelera sul fronte delle risorse umane, puntando a formazione e assunzioni per costruire una squadra di professionisti e giovani talenti pronti a contribuire a un’opera che cambierà il volto del Mezzogiorno e del Paese intero”. Webuild definisce il Ponte “un progetto strategico per la crescita economica, la logistica, il turismo e la mobilità del Paese”.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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