A oltre 2mila imprese il bollino “Ospitalità Italiana nel Mondo”

13 Marzo 10:02 2023 Stampa questo articolo

Sono oltre 2.250 le imprese che hanno ottenuto il marchio Ospitalità Italiana nel Mondo, progetto internazionale avviato nel 2010 da Unioncamere con il supporto scientifico di Isnart (Istituto nazionale di ricerche turistiche) per garantire al consumatore standard qualitativi sulle imprese ricettive e ristorative certificate, con l’obiettivo di promuovere e sostenere i prodotti, il servizio e lo stile italiano nel mondo.

Il progetto è nato in collaborazione istituzionale con ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, il ministero delle Imprese e Made in Italy, il ministero del Turismo,il ministero della Cultura e quello degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.

Il marchio Ospitalità Italiana identifica e valorizza gli esercizi che fanno della qualità e del made in Italy gli elementi cardine della propria attività. Secondo gli ultimi dati disponibili i ristoranti e le pizzerie gestite da italiani all’estero sono 72mila con un fatturato di oltre 27 miliardi di euro l’anno.

Tra gli obiettivi del progetto Ospitalità italiana nel Mondo vi è anche l’ambizione di contribuire a contrastare, attraverso formazione ed educazione ai consumatori, il fenomeno dell’Italian sounding – la pratica di imitare prodotti agroalimentari del nostro Paese mediante l’utilizzo di nomi, immagini e combinazioni cromatiche, che evocano in modo sostanzialmente fraudolento un’origine italiana – che genera danni rilevantissimi alla nostra economia.

Il riconoscimento del marchio Ospitalità Italiana è soggetto a verifiche periodiche, svolte con il supporto delle Camere di commercio italiane all’estero, al fine di garantire l’efficacia e il valore del marchio e il rispetto dei requisiti necessari al suo riconoscimento.

Nel 2022, 744 imprese sono state sottoposte a controllo e conferma della certificazione, di queste 72 si trovano in Australia, 50 negli Usa e 50 in Cina, 47 in Thailandia e altrettante nei Paesi Bassi, segno della capacità di presidio globale e monitoraggio di qualità assicurata al progetto dal sistema camerale.

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