Accor ha annunciato risultati solidi e in crescita per il periodo gennaio-giugno 2025. La diversificazione del suo portfolio di brand e la presenza geografica estesa hanno permesso al Gruppo di intercettare una domanda globale importante, superando le aspettative.
Nel periodo di riferimento, la società ha registrato un fatturato di 2.745 milioni di euro, in aumento rispetto ai 2.677 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
L’utile netto si è attestato a 233 milioni di euro, in calo rispetto ai 253 milioni di euro dell’anno scorso, con un aumento dei ricavi del 5,1%, nello stesso periodo, Accor ha aumentato il suo Ebitda (utile operativo lordo) ricorrente del 9,4% a 552 milioni di euro; aumento che raggiunge il 13,4% a tasso di cambio costante.
Tra i mercati di riferimento, la Francia, rappresenta il 43% dei ricavi della regione Europa Nord Africa con una crescita del RevPar sostenuta, in particolare a Parigi, grazie a un forte traffico turistico e all’effetto pre-Olimpiadi.
Con il supporto di queste cifre, Sébastien Bazin, presidente e amministratore delegato, ha sottolineato che «a tasso di cambio costante, per tutto l’anno confermiamo i nostri obiettivi di crescita del ricavo per camera disponibile, della rete e dell’Ebitda ricorrente, in linea con le nostre prospettive a medio termine presentate al Capital Market Day di giugno 2023. Continueremo anche, come promesso, la nostra interessante politica di redditività per gli azionisti lanciando la seconda tranche del nostro programma di riacquisto di azioni da 240 milioni di euro».
Il brand tra gennaio e giugno ha aperto 117 hotel, che superano le 15mila camere, il che rappresenta una crescita netta dell’1,9% negli ultimi 12 mesi. In questo modo, alla fine di giugno il Gruppo ha un portafoglio di 5.740 hotel per un totale di 854.695 camere, a cui si aggiungeranno 1.432 hotel in progetto con più di 241mila camere.
I PROSSIMI STEP
La società ha previsto una partnership strategica in India con InterGlobe, con l’obiettivo di creare la piattaforma di ospitalità a più rapida crescita del Paese, puntando a un network di 300 hotel a marchio Accor entro il 2030; l’acquisizione di 17 contratti di gestione in America, tra cui Messico, Argentina e Stati Uniti, per un valore di 79 milioni di dollari, per rafforzare la presenza nel segmento dei resort all-inclusive.
In agenda anche il lancio della seconda tranche del programma di riacquisto di azioni per 240 milioni di euro, dopo un’iniziale di 200 milioni nella prima metà dell’anno.



