Si fa presto a dire buon viaggio se a bordo mancano le poltrone. È quello che sta accadendo a centinaia di aeromobili Airbus che, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sono in attesa di essere configurati secondo le disposizioni delle aerolinee committenti.
I primi casi risalgono al luglio scorso, quando Airbus ha consegnato ad American Airlines il suo primo A321Xlr, il velivolo a corridoio singolo di ultima generazione in grado di coprire distanze intercontinentali.
L’aereo, registrato come N300NY, tecnicamente pronto, non può ancora operare voli di linea perché mancano i sedili. Così è stato trasportato dagli stabilimenti di Amburgo a Ostrava, in Repubblica Ceca, dove è rimasto in lista d’attesa per l’installazione delle 20 poltrone Business completamente reclinabili, delle 12 Premium economy e dei 123 sedili di Economy, che rappresentano la configurazione di bordo richiesta da American Airlines.
La compagnia, tra l’altro, ha già pianificato la promozione di questi aeromobili quale punto di forza del suo sviluppo operativo da qui ai prossimi 10 anni.
UNA FLOTTA INTERA SENZA ALLESTIMENTO DI BORDO
Un caso che entra nel già corposo capitolo dei ritardi nelle consegne di aeromobili, autentica spina nel fianco dell’aviazione commerciale. Si aggiunge infatti a quelli provocati dalla mancanza di motori, che già dalla fine dello scorso anno ha provocato forti rallentamenti nell’approvvigionamento delle flotte, alle prese con la situazione paradossale di avere velivoli quasi pronti, ma non in grado di decollare.
A questo vanno aggiunti i rallentamenti causati dalle certificazioni nazionali e internazionali, obbligatorie, che ogni singolo pezzo di aeromobili in allestimento deve ottenere. E i tempi non sono brevi.
Intoppi destinati a incidere anche economicamente. L’impossibilità di rispettare le strategie di sviluppo costringe le varie compagnie a rivedere i piani industriali, ritoccando conti e bilanci previsionali. Un danno cospicuo da calcolare su larga scala.



