Alta velocità, in ritardo un treno su 5: indagine Altroconsumo

Alta velocità, in ritardo un treno su 5: indagine Altroconsumo
22 Settembre 07:00 2025

Un’autentica via crucis quella che sta vivendo il sistema ferroviario italiano con un treno ad alta velocità su cinque in ritardo. Lo ha esplicitato una indagine di Altroconsumo presentata alla Camera dei Deputati, nella quale si evidenzia come sia per l’Av che per gli Intercity negli ultimi mesi si sono moltiplicati i disagi per i passeggeri. Disagi – va detto – almeno in parte preannunciati dai vertici di Fs.

Nel servizio di punta, l’Alta velocità, l’indagine ha esaminato sia i Frecciarosssa di Trenitalia che i treni Italo: per il primo player sono state monitorate 45 tratte, da nord a sud del Paese. Sulle rotte principali, le più gettonate e quindi le più frequenti, come Milano-Roma, Napoli-Roma e Milano-Bologna.

Per le tratte analizzate il 31% dei bolidi rossi è risultato in ritardo rispetto all’orario previsto, in particolare nei collegamenti lungo la direttrice adriatica, dove  sono stati segnalati ritardi  in oltre il 50% dei treni rilevati. La tratta Bari Centrale-Milano Centrale ha registrato  il picco di oltre  il 70% dei treni in ritardo. Mentre sulla Milano Centrale-Roma Termini e viceversa, i treni rilevati in ritardo sono stati rispettivamente il 18% e il 25%.

Quadro molto simile anche per il concorrente Italo, analizzato in 25 tratte. La media dei ritardi ha superato il 20 % dei convogli. La tratta più critica è risultata quella tra Napoli Centrale-Venezia Mestre, con ritardi rilevati nel 40% dei casi. Anche Reggio Calabria Centrale-Roma Termini zoppica: qui i treni con ritardo sono il 38%. Anche sulla Milano Centrale-Roma Termini ci sono ritardi (nel 15% dei casi), ancora di più sulla Roma-Milano (circa per il 19% dei treni).

Identica situazione per gli Intercity: nelle 24 tratte esaminate, infatti, i treni con ritardo sono il 41% e la situazione risulta molto critica nel collegamento tra Reggio Calabria Centrale e Salerno, con ritardi rilevati per oltre l’80% dei casi. Anche la tratta adriatica Lecce-Bologna Centrale e il collegamento Roma Termini-Taranto conoscono poco la puntualità: qui i ritardi  registrati si sono attestati intorno al 60% dei treni rilevati.

Per dovere di cronaca va ricordato che nei mesi scorsi il Gruppo Fs e Rfi avevano compiuto una trasparente comunicazione di servizio, con apposite conferenze stampa, avvisando anche l’utenza che, con l’apertura di ben 1.200 cantieri lungo la rete ferroviaria italiana – vecchia di oltre 100 anni e bisognosa di manutenzione straordinaria – ci sarebbero stati inevitabili ritardi per gran parte dei treni operati, con conseguenti disagi che, soprattutto nei mesi estivi,  si sono fatti sentire anche nel settore turistico.

Per AltroConsumo si è  comunque trattato di uno studio dovuto per certificare la pesante situazione nella quale si trovano a muoversi milioni di utenti-consumatori. C’è da augurarsi che, con la progressiva chiusura dei cantieri, si possa tornare alla normalità, ma di certo ci vorrà tempo e ancora tanta pazienza soprattutto da parte dei pendolari.

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Andrea Lovelock
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