Antitrust, multa da 255 milioni a Ryanair: “Ostacola le agenzie”

Antitrust, multa da 255 milioni a Ryanair: “Ostacola le agenzie”
23 Dicembre 11:41 2025

Quanto costa adottare “una strategia abusiva per ostacolare le agenzie di viaggi“? L’Antitrust prende la calcolatrice e dice 255,7 milioni di euro, la sanzione comminata a Ryanair per “abuso di posizione dominante da aprile 2023 ad almeno aprile 2025″. Non è il miliardo che era stato ipotizzato, ma neanche il pacco dono ideale da scartare sotto l’albero. A occhio e croce Michael O’Leary non dovrebbe fare salti di gioia.

E pensare che ad aprile l’accordo Tad (Travel Agent Direct) era stato salutato come un momento storico: Ryanair e le adv italiane, tramite Fiavet, avevano creato una piattaforma dedicata per consentire alle agenzie di prenotare voli in modo ufficiale e trasparente.

Poi però il piano ha cominciato a scricchiolare e Fiavet si è rivolta all’Antitrust, denunciando la low cost irlandese per violazione degli accordi sottoscritti, definendo le sue azioni “condotte anticoncorrenziali”.

La sentenza era annunciata per il 22 dicembre: e, puntualmente, il 22 dicembre è arrivata.

LA SENTENZA DELL’ANTITRUST

E veniamo alle motivazioni. L’Authority ha accertato che “Ryanair ha attuato una complessa strategia per bloccare, ostacolare o rendere più difficile e/o economicamente o tecnicamente oneroso l’acquisto dei voli di Ryanair sul sito ryanair.com da parte delle agenzie di viaggi, Ota e fisiche, in combinazione con voli di altri vettori e/o con altri servizi turistici e assicurativi”.

Quindi l’affondo decisivo: “Ryanair – si legge nella nota – detiene una posizione dominante nel mercato a monte dei servizi di trasporto aereo di linea passeggeri, nazionali ed europei, da/per l’Italia, quale input per le agenzie di viaggi, online (Ota) e fisiche. La posizione dominante deriva, oltre che da quote di mercato significative (38-40% dei passeggeri trasportati nell’insieme di rotte da/per l’Italia) e in continua crescita, anche da numerosi altri indicatori“.

“Tutti questi indicatori – spiega l’Antitrust – contribuiscono ad attribuire a Ryanair un significativo potere di mercato e la capacità di agire in misura indipendente da concorrenti e consumatori, anche considerando il significativo distanziamento rispetto alle performance dei principali vettori concorrenti“.

Il provvedimento dell’Antitrust delinea quindi il perimetro dell’azione di Ryanair: “A fine 2022 ha iniziato a vagliare una serie di ipotesi di ostacolo alle agenzie di viaggi, che si sono poi concretizzate, a partire da metà aprile 2023, in interventi di intensità via via crescente. In una prima fase Ryanair ha introdotto procedure di riconoscimento facciale destinate agli utilizzatori dei biglietti acquistati tramite agenzia sul proprio sito”.

“In una seconda fase – a fine 2023, a istruttoria avviata – Ryanair ha bloccato in modo totale o intermittente i tentativi di prenotazione da parte delle agenzie di viaggi sul proprio sito (ad esempio, tramite il blocco dei mezzi di pagamento e la cancellazione massiva degli account legati a prenotazioni effettuate dalle Ota)”.

“In una terza fase, a inizio 2024, Ryanair ha imposto accordi di partnership alle Ota e, in seguito, di Travel Agent Direct alle agenzie fisiche, con condizioni limitative della possibilità delle agenzie di offrire il volo Ryanair combinato con altri servizi, utilizzando quale strumento di ‘persuasione’ il blocco intermittente delle prenotazioni e un’aggressiva campagna di comunicazione nei confronti delle Ota che non sottoscrivevano questi accordi (‘Ota pirata’).

“Ad aprile 2025 Ryanair – rendendo disponibile alle Ota la soluzione completa whitelabel iFrame – ha fornito l’integrazione delle applicazioni informatiche (c.d. Api) che, ove ben implementate, permettono di ripristinare corrette condizioni di concorrenza nel mercato a valle dei servizi turistici”.

Quindi l’Antitrust trae le sue conclusioni: “Le condotte descritte, almeno fino all’integrazione delle Api Ryanair, sono idonee e sono state concretamente in grado di ostacolare le vendite delle agenzie, incidendo anche sull’acquisizione del traffico internet da parte delle Ota. Le condotte accertate, in definitiva, hanno pregiudicato la possibilità delle agenzie di acquistare voli Ryanair per combinarli con i voli di altri vettori e/o servizi turistici aggiuntivi, riducendo la concorrenza, diretta e indiretta, esercitata dalle agenzie stesse e, di conseguenza, la qualità e quantità di servizi turistici offerti ai consumatori”.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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