Beam, ricetta per l’hospitality: sostenibilità e collaborazione
Un’ospitalità sostenibile all’insegna della collaborazione tra player: è la formula lanciata al Beam (Be Ambitious) hospitality gamechanger summit, l’evento internazionale che da diversi anni si svolge a Bolzano, dedicato all’innovazione e alla sostenibilità nel settore dell’hospitality. Anche quest’anno, Beam si è confermata come una piattaforma di confronto interdisciplinare e trasversale, capace di mettere in dialogo esperienze e idee provenienti dai settori più disparati dell’ospitalità: dall’agricoltura all’hôtellerie, passando per le nuove forme di turismo esperienziale.
Il titolo dell’edizione 2025, The power of collaboration, ha orientato l’intero programma con un messaggio chiaro: solo attraverso la collaborazione è possibile affrontare con efficacia le sfide del futuro. Una riflessione che trova riscontro in dati concreti: oggi l’ospitalità rappresenta il 10% del Pil globale e genera l’8% delle emissioni complessive di gas serra. Con una previsione di 196 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore turistico nei prossimi anni, diventa quindi prioritario rendere questo ambito sempre più attrattivo per le generazioni di oggi e di domani.
Una riflessione portata sul palco da Roberta Garibaldi, docente ed esperta internazionale, che ha evidenziato come la cultura alimentare possa rappresentare una leva chiave per l’innovazione e la sostenibilità dei territori, sottolineando il valore del legame tra cibo, identità e comunità in un’ottica rigenerativa e inclusiva.
Il summit ha contato un interessante incremento dei partecipanti rispetto all’anno precedente. A partire da partner strategici come Idm Alto Adige, in qualità di development partner, fino ad arrivare agli speaker d’eccezione che si sono alternati sul palco con visioni strategiche, esperienze e casi di studio internazionali, Beam 2025 ha dato l’opportunità a oltre 250 persone di creare connessioni efficaci.
Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano, ha dichiarato: «Già durante la scorsa edizione, Beam si è dimostrato un catalizzatore di collaborazioni strategiche tra i partecipanti. Un segnale concreto del valore aggiunto che eventi di questo calibro possono generare: non semplici occasioni di confronto, ma piattaforme attive per l’innovazione e il cambiamento. È attraverso il contributo di ciascun attore che stiamo guidando l’evoluzione del settore verso modelli sempre più sostenibili e collaborativi».



