Benvenuta Gen Z: guida pratica ai nuovi turisti

Benvenuta Gen Z: guida pratica ai nuovi turisti
13 Giugno 07:00 2025

Nelle vacanze dei giovani, anche nel periodo estivo, è in atto un cambio di paradigma che nessuno può permettersi di ignorare. La Generazione Z (ovvero coloro che sono nati tra il 1996 e il 2010) desidera muoversi anche per un singolo evento – intercettato via web o condiviso tramite i canali social – che intende vivere in prima persona; optando spesso per una pianificazione ragionata di tour con esperienze locali da affiancare.

Lo rivela una ricerca condotta da American Express che sottolinea come la Gen Z sappia già sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale per la pianificazione, ma senza lasciare mai nulla al caso. La buona notizia per l’industria del travel è proprio questa: abbiamo davanti soggetti avventurosi, ma prudenti, quindi con una forte propensione all’organizzazione del viaggio. E rispetto al passato, anche la parentesi estiva è vissuta come momento di arricchimento; non più solo vacanza stanziale come il mero soggiorno in spiaggia.

DALL’EVENTO AL TOUR

Ben il 60% delle giovani generazioni, quindi, pianifica i propri soggiorni prendendo spunto da un grande evento musicale, da un happening sportivo o semplicemente da un intrattenimento condiviso con gruppi di amici creati nei social network. E si consultano anche innovative app, come ad esempio Unexpected Italy, che propongono esperienze uniche quali laboratori con maestri ceramisti, o cucine d’autore, o ancora seminari di fotografia negli angoli più remoti della Penisola.

ALLA RICERCA DELLA TIPICITÀ

Ma c’è di più: i giovani viaggiatori, soprattutto in estate, mostrano un crescente interesse per i prodotti locali. Ben l’82% degli intervistati della Gen Z cerca souvenir che siano rappresentativi del loro viaggio, il che significa un indiretto ma efficace sostegno al commercio locale e alle tipicità artigianali. Ed è qui che l’intelligenza artificiale gioca un ruolo centrale, poiché otto giovani su 10 ritengono che questo strumento non solo possa migliorare l’esperienza della prenotazione, ma perfino arricchire la programmazione con suggerimenti su cosa vedere e cosa acquistare.

Le funzionalità come le raccomandazioni di attività, la gestione delle spese e i consigli personalizzati sono percepiti come plus di servizio. Questo sottolinea anche come la trasformazione delle esigenze dei giovani viaggiatori crea aspettative e richieste per servizi innovativi anche da parte delle agenzie.

TEMPI E LUOGHI DEL DETOX

Altri rilevamenti fanno emergere la forte sensibilità dei giovani riguardo ai temi della sostenibilità e di conseguenza la scelta di destinazioni che promuovono pratiche ecologiche, con un’attenzione particolare alla riduzione dell’impatto
ambientale e al supporto delle economie locali.

Parallelamente anche le vacanze estive incentrate sul benessere, come ritiri yoga e digital detox stanno guadagnando terreno rispetto a soggiorni classici. Il ritorno della montagna estiva è anche legato al fatto che queste località son tornate a essere frequentate dagli under 40 alla ricerca delle attività di trekking, climbing e di una modalità di vacanza attiva e rigenerante.

Un’indagine di Skyscanner rileva anche la crescente propensione dei giovani a effettuare viaggi e vacanze in solitaria (+34%) senza spese eccessive. Accanto alle località italiane in territori poco battuti, per esempio, aumentano le preferenze per la Slovenia, economica grazie alla vicinanza geografica, e nuovi outsider come Albania e Montenegro.

JOMO, O DEL PERDERSI CON GIOIA

Altra connotazione emergente è la pratica del cosiddetto Jomo ( Joy of Missing Out) ovvero la gioia di perdersi qualcosa, di godersi il tempo libero, regalandosi mini avventure in full immersion nelle comunità locali. E ciò che un’altra ricerca di Federturismo ha evidenziato, infine, è che questa estate i giovani privilegeranno viaggi on the road, magari in date e periodi meno “caotici”, tra fine settembre e l’inizio di ottobre. Una spontanea tendenza alla destagionalizzazione di sicuro beneficio per la filiera.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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