Rivolta in Nuova Caledonia: è stato d’emergenza

Rivolta in Nuova Caledonia: è stato d’emergenza
17 Maggio 11:56 2024 Stampa questo articolo

Stato d’emergenza e aeroporto chiuso in Nuova Caledonia, Oceania, che dal 1853 è territorio francese d’oltremare.

Da lunedì 13 maggio nelle isole incontaminate dell’arcipelago, a un paio d’ore di volo dall’Australia e tra le mete di tendenza per i viaggi di nozze, è in corso una violenta rivolta contro l’estensione del diritto di voto ai nuovi abitanti francesi. È stata applicata con una riforma costituzionale, già approvata da entrambe le Camere francesi, che però dovrà essere votata nuovamente in seduta comune affinché entri in vigore. 

Proteste e rivolte non sono nuove in Nuova Caledonia. Infatti nella ex colonia, che ora si amministra in modo semiindipendente pur trovandosi ancora sotto la sovranità della Francia, buona parte della popolazione indigena rivendica l’indipendenza totale, cui però si oppone il resto della popolazione composta da molti francesi che da anni si sono trasferiti nell’arcipelago da cartolina

Quello che è accaduto in questi ultimi giorni, però, è particolarmente grave: disordini e sparatorie hanno causato la morte almeno di cinque persone, fra cui due agenti di polizia. Altri 64 sono stati feriti e 200 persone sono state arrestate.

Tutto ciò ha convinto Emmanuel Macron a decretare lo stato di emergenza e di conseguenza l’aeroporto nella capitale Nouméa è stato chiuso. Inoltre è in vigore il coprifuoco dalle 18.00 alle 6.00, con il divieto di ogni incontro pubblico. Vietato anche l’accesso dagli smartphone a Tik Tok.

Come riportato dall’Agi, il presidente Macron ha denunciato «l’intollerabile violenza che sarà affrontata con una risposta implacabile per assicurare il ritorno dell’ordine repubblicano», ribadendo «la necessità di riprendere il dialogo politico».

Il primo ministro, Gabriel Attal, ha dichiarato che proporrà una data per un incontro a Parigi «nelle prossime ore» con le parti coinvolte per «continuare il dialogo e costruire una soluzione politica globale». Tuttavia, ha sottolineato il premier, al momento «la priorità è ripristinare l’ordine, la calma e la serenità».

Per questo la Francia ha inviato mille agenti di polizia in più oltre ai 1.700 normalmente stanziati sull’isola e il governo francese ha approvato l’invio di militari.

La Farnesina invita alla massima prudenza i nostri connazionali sulle isole, a seguire attentamente le indicazioni delle autorità locali e a scaricare l’AppViaggiare Sicuri” dove registrare il proprio viaggio, con geolocalizzazione attiva. Per emergenze si può contattare il Consolato Onorario a Nouméa 00 687 77 15 52 o il cellulare d’emergenza del Consolato Generale d’Italia a Parigi al 0033(0)607227256 oppure 0033(0)6 80 25 67 00.

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Carla Villani
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