Eden Viaggi sgancia lo spot “anti-fai da te”

Eden Viaggi sgancia lo spot “anti-fai da te”
04 Maggio 15:28 2023 Stampa questo articolo

Smonta, per poi riaggiustare, Alpitour World. Lo ha fatto due anni fa con la Trevolution, riorganizzando la divisione tour operating e riducendo il paniere dei brand da dodici a 5. Lo ha rifatto nel 2022 smontando i pregiudizi sui club con lo spot Alpi “In un villaggio mai?”. Lo fa oggi, per l’ennesima volta, sganciando la bomba anti-fai da te: la nuova campagna “Incredibile ma Eden”, presentata oggi a Milano con il preciso scopo di smontare (ci risiamo) la convinzione ancora diffusa che organizzare il viaggio da soli sia vantaggioso.

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Non è così. E la nuova Eden Viaggi intende dimostrarlo al grande pubblico con uno spotdisruptive” da 30 e 60 secondi, più simile al trailer di un film che a una pubblicità. Un cortometraggio, se vogliamo, che ricostruisce con ritmi da spy-story l’impresa di prenotare un viaggio senza il supporto di un t.o. Protagonista un gruppo di amici che – munito di AirPods e svariati device – si coordina per “bloccare voli”, “fermare prezzi”, con l’adrenalina della banda della Casa de Papel. Un mini-film con finale a sorpresa: una coppia in spiaggia, distesa in riva al mare, che suggerisce di rilassarsi prenotando con Eden.

Per smontare il fai da te Alpi mette sul piatto 4 milioni di euro, poco meno della metà dell’investimento del ministero del Turismo per la sua Venere, per intenderci. La campagna firmata Triplesense Reply e prodotta da Akita Film rimbalzerà dal 7 maggio, per cinque settimane di fila, tra tv, cinema e social. E se riuscirà nel suo intento di sottrarre clienti al web duro e puro, farà un favore – non solo a Eden – ma all’intero turismo organizzato, beneficiario neanche troppo indiretto di un’operazione di tale portata.

Intanto, restando nel perimetro di Eden, il direttore della divisione t.o. Pier Ezhaya ha obiettivi ben chiari: «Si stima per difetto che il mercato del fai da te valga 4 miliardi di euro. Puntiamo nei prossimi cinque anni a prenderci il 10% facendo sì che Eden Viaggi raggiunga i 400 milioni di fatturato. Il doppio dei 200 previsti quest’anno, di cui già andiamo fieri». Un traguardo «alla portata di un marchio come il nostro», rimesso a nuovo anche grazie alla spinta propulsiva del capo del marketing Alpitour, Tommaso Bertini, e al lavoro di fino sul prodotto del suo responsabile Massimo Mariani. Entrambi provenienti dalla vecchia Eden pesarese, acquisita nel 2018 dal Gruppo di Torino.

«All’epoca della fusione ci chiamavano Alpitutto – ricorda il presidente e ceo Gabriele Burgio – Molti temevano che la fusione avrebbe penalizzato offerta e qualità dell’azienda. Chi ci criticava, anche all’interno, era convinto che la somma dei due non avrebbe superato il successo dell’uno. È andata diversamente, e ne siamo lieti».

Oggi Eden Viaggi con il suo logo-mela ha colori vivaci e forme morbide, coerenti con la flessibilità dell’offerta. In quel di Pesaro ha una nuova sede green e attenta al welfare, in barba ai menagrami. Corre su Radio Deejay e su Freeda. Parla ai ragazzi nella loro lingua, impiega finanche l’intelligenza artificiale e si prepara ad atterrare su Tik Tok.

Tutto per andarsi a prendere quel cliente fai da te smanettone e attento al prezzo, oggi tradito dalle low cost, e perciò forse (diciamolo sottovoce) più incline a transitare verso il turismo organizzato.

L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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