Incoming, la spesa estera supera i 60 miliardi: i dati Enit

Incoming, la spesa estera supera i 60 miliardi: i dati Enit
18 Novembre 11:38 2025

In Italia crescono arrivi e spesa dall’estero e il turismo, che a fine 2025 genererà 60,4 miliardi di euro investiti da viaggiatori stranieri, concilia crescita socioeconomica e valori Esg – Environmental (Ambientale), Social (Sociale) e Governance (Governance). Sono i punti salienti emersi dal Terzo Forum Nazionale sul Turismo Sostenibile e i Patrimoni dell’Umanità, che si è svolto il 17 novembre a CastelBrando, in provincia di Treviso.

Tra i partecipanti anche Enit Spa, che ha illustrato l’importanza del travel per la crescita socioeconomica del Paese. Dal turismo arriverà infatti un contributo al Pil pari a 237,4 miliardi di euro entro la fine dell’anno, candidandosi ad avere un ruolo sempre più strategico, con una crescita stimata che porterà il suo valore fino a 282,6 miliardi di euro entro il prossimo decennio.

Un evento allestito proprio per approfondire i principali trend di cambiamento dello scenario turistico, valutando le elaborazioni di indicatori socioeconomici chiave che descrivono il ruolo del comparto a livello nazionale e regionale. In sostanza, una ricostruzione del valore del settore in Italia e della filiera allargata che coinvolge 16 settori e 62 sottosettori economici, anche in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 nei territori interessati dalle gare.

I NUMERI

Nei primi 7 mesi del 2025 l’Italia del turismo è seconda in Europa per presenze internazionali (151,8 milioni) e per il totale dei soggiorni (268,4 milioni), ma anche terza per afflusso domestico con 116,6 milioni di pernottamenti da gennaio a luglio.

Nel dettaglio: +5,7% di presenze totali nelle strutture ricettive tra gennaio e luglio 2025, +10,4% se guardiamo a quelle internazionali; quasi 25 miliardi di euro dal turismo internazionale nel solo primo semestre (+5,9%) con un saldo della bilancia turistica dei primi sei mesi di 9,2 miliardi (in crescita del +6,5%).

Nel complesso, si conta per il 2024 una spesa turistica di 122,6 miliardi di euro da parte dei turisti italiani e di 55,2 miliardi da parte di quelli stranieri mentre per il 2025 si prevede un totale di consumi stranieri pari a 60,4 miliardi di euro e di 124,6 miliardi di euro per i consumi domestici (la crescita per i consumi italiani si stima pari al +1,6% mentre arriva al +9,4% per i consumi dei turisti stranieri).

Ecco le tre motivazioni principali dei viaggiatori stranieri che scelgono l’Italia: la vacanza, poi i viaggi di lavoro occasionali, e la visita a parenti e familiari (turismo delle radici) che in 10 anni passa da 5 milioni a 7,7 milioni.

Ad accompagnare questi risultati, c’è un lavoro costante per conciliare i successi economici con gli aspetti di sostenibilità. Dal 2019 al 2023 è diminuita l’intensità delle emissioni di gas serra di viaggi e turismo (-2,9% di emissioni di gas serra (kg Co2) per Usd di Pil turistico annuale); 15,5% di consumo di acqua dolce legato ai viaggi e turismo (metri cubi di prelievi per mille Usd di Pil turistico annuale) contro il 28% circa della media mondo.

Notevole l’impatto sul mondo del lavoro e dell’occupazione: 1,34 milioni di posti di lavoro di occupazione femminile nel turismo (filiera diretta e indiretta) in crescita sul 2019 quando erano 1,28 milioni; 48,6% di occupazione femminile diretta (707mila) sul totale contro la media Europa del 47,8%; 17,1% di occupazione ad alta retribuzione nel turismo sul totale dell’occupazione nel 2023 contro il 15,4% di media europea e riduzione della disoccupazione giovanile con 134.000 giovani impiegati direttamente nei viaggi e turismo.

«L’intera filiera turistica genera valore sul territorio – osserva Elena Nembrini, direttore generale Enit – rappresentando una leva di crescita fondamentale. I turisti scelgono l’Italia per le proprie peculiarità, per quanto abbiamo da offrire. I risultati ottenuti in questi anni mostrano come siamo in grado di conciliare i successi economici con quelli sociali e sostenibili. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo e da simili occasioni di confronto nascono i successi del futuro».

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