L’orologio scandisce inesorabilmente il tempo per i 2.000 ex Alitalia, che restano aggrappati a un’ultima speranza. Come annunciato a inizio mese, infatti, Alitalia Sai in amministrazione straordinaria ha iniziato a inviare le lettere di licenziamento collettivo, ma i sindacati giocano l’ultima carta e chiedono di sospendere l’iter.
Inutile, finora, il tentativo di chiedere un’ulteriore proroga della Cassa integrazione straordinaria, in scadenza a fine ottobre. La mozione è stata respinta dal ministero del Lavoro che, come scrive Il Sole 24 Ore, ha proposto in alternativa l’utilizzo delle risorse del Fondo di settore (Fsta) per estendere la durata dalla Naspi (indennità di disoccupazione) oltre i due anni previsti da legge.
“Riteniamo sbagliato il tempismo — rivendicano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo — tenuto conto che giovedì prossimo è previsto un confronto al ministero del Lavoro e chiediamo a gran voce di sospendere e ripensare all’invio di queste lettere di licenziamento”.
Una corsa contro il tempo, appunto, e le sigle fanno notare con amarezza che “a nulla è servito il continuo confronto con le istituzioni per concedere un ulteriore periodo di Cigs ai lavoratori ex Alitalia ancora non riassorbiti dal sistema industriale del trasporto aereo”.
Le sigle sindacali sottolineano che in questo modo “si vanificano le speranze dei lavoratori di essere reintegrati presso le aziende del settore così da valorizzare le professionalità acquisite durante gli anni alle dipendenze di Alitalia”. Opportunità che non era stata esclusa dal ceo e direttore generale di Ita Airways, Joerg Eberhart, subito dopo l’ingresso nel Gruppo Lufthansa. L’ipotesi, però, non era contemplata in prima battuta durante i lunghi mesi di trattativa.
Ora i sindacati sollecitano una “nuova e profonda riflessione sulle richieste alle istituzioni competenti, anche considerando, come abbiamo sempre sostenuto, che lo strumento della Cigs è necessario per gestire un dramma sociale di queste dimensioni”.
Perché il tempo passa. Inesorabilmente.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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