Fitur prepara l’edizione 2026: cosa c’è da sapere sull’area Lgbt+

Fitur prepara l’edizione 2026: cosa c’è da sapere sull’area Lgbt+
03 Settembre 11:50 2025

Anche nel 2026 si terrà il Fitur Lgbt+, all’interno dell’omonima importante fiera a Madrid, in programma dal 21 al 25 gennaio, all’insegna dell’inclusione e dell’innovazione.

Organizzato in collaborazione con Jn Global Project, lo spazio della prossima edizione di Lgbt+ sarà ancora più ampio, ospitando professionisti, istituzioni e viaggiatori, consolidandosi come uno degli ambiti in più rapida crescita e sicuramente con un grande potenziale per la filiera turistica.

Conti alla mano – secondo Research and Market – il mercato globale del turismo Lgbt+ ha raggiunto un valore di circa 357,6 miliardi di dollari (oltre 305 miliardi di euro) nel 2024 e si prevede che supererà i 532,8 miliardi (455 miliardi di euro) entro il 2030.

In questo contesto di crescita e trasformazione, Fitur Lgbt+ si candida a essere il principale marketplace internazionale di questo segmento di mercato, ospitando offerte ad hoc del settore turistico e dibattiti su tendenze e opportunità che questo ambito offre a destinazioni, istituzioni e aziende.

Lo slogan dell’edizione 2026 sarà “Mucho más que turismo” (“Molto più del turismo”) e si presenterà con un doppio programma: uno adattato alle esigenze dei professionisti (da mercoledì 21 a venerdì 23 gennaio) e uno rivolto  ai viaggiatori che si svolgerà durante il fine settimana (sabato 24 e domenica 25).

Tra i focus di Fitur Lgbt+ un costruttivo confronto per la creazione di destinazioni inclusive e sicure, con la presentazione di best practice e certificazioni che garantiscono spazi accoglienti per tutte le identità, promuovendo così la fiducia delle persone Lgbt+ durante il viaggio. Ma anche forum sulle politiche locali, con illustrazione di strumenti per valutare la reale inclusione di strutture ricettive, aziende e territori.

Ampio spazio sarà assicurato anche alle nuove destinazioni emergenti che stanno promuovendo questo mercato, al di là delle grandi capitali. Ad esempio il turismo legato alle attività rurali, alla natura o all’ecoturismo verrà presentato come un’opportunità per diversificare l’offerta e decentralizzare il turismo Lgbt+, con esempi di successo in diverse regioni del mondo.

Nel corso dei forum verrà poi affrontata la reale inclusione delle persone trans e non binarie nell’offerta turistica, nonché la visibilità di lesbiche, senior Lgbt+ e profili queer.

Altro tema centrale sarà l’innovazione nel marketing e nella comunicazione rivolti al pubblico Lgbt+ con l’esame delle più efficaci modalità di comunicazione per entrare in contatto con questo segmento attraverso campagne autentiche, e ancora con uno storytelling reale e inclusivo.

Verranno infine esaminati il ruolo di influencer e le funzioni dei creatori di contenuti nel processo decisionale del viaggiatore, con illustrazione di esperienze personalizzate come il turismo del benessere, sportivo o gastronomico, che offrono un elevato valore aggiunto.

A completare le ricche sessioni di lavoro di Fitur Lgbt+, uno spazio per il networking, per l’incontro tra operatori e proficui momenti di aggregazione per stimolare partnership operative e commerciali.

E nel fine settimana, con il programma rivolto ai visitatori, si terranno attività ricreative aperte a tutti, con proposte culturali, musica e festeggiamenti da vivere in un ambiente inclusivo e festoso. Attività che  mirano ad avvicinare i cittadini ai valori della diversità e della convivenza, al di là dell’ambito professionale.

La foto è stata inviata dall’ufficio stampa di Lgbt+
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