Fly Go, istanza di insolvenza al tribunale di Bucarest

Fly Go, istanza di insolvenza al tribunale di Bucarest
08 Agosto 14:32 2025

Fly Go Voyager srl sotto assedio. L’agenzia di viaggi, con sede a Bucarest ma con il 95% della sua attività concentrata in Italia, il 6 agosto ha presentato istanza di insolvenza al tribunale di Bucarest. È accusata di frode per aver venduto biglietti aerei fittizi. Unico socio e amministratore Stefano Iervolino, che si difende: «Faremo causa allo Stato italiano».

Come riferisce il portale profit.ro, l’istanza è stata ammessa dal tribunale di Bucarest, che ha ordinato l’apertura della procedura generale e ha nominato Prime Insolv Practice Sprl come amministratore giudiziario provvisorio.

Sempre secondo profit.ro, “Fly Go Voyager è accusata pubblicamente in Italia e Spagna – dove è presente – di aver frodato decine di clienti vendendo biglietti aerei fittizi. La Polizia italiana ha bloccato l’accesso a diversi siti web che fanno riferimento alla società”.

Durissima la replica di Iervolino, che a profit.ro parla di «abuso dello Stato italiano. Hanno sequestrato il nostro sito web senza che nessuno ci avvisasse: come si può lavorare con il sito web bloccato? L’azienda non aveva problemi finanziari».

Iervolino è un fiume in piena: «Ci sono quattro denunce false. I clienti sostengono di non aver ricevuto il biglietto, ma i biglietti ci sono e sulla base di queste denunce, un giudice italiano, che non ha nemmeno verificato, ha ordinato un sequestro illegale completo sui siti fly-go.it e flygovoyager.com».

E non finisce qui. «La prossima settimana – annuncia Iervolino – presenteremo il piano di riorganizzazione. Faremo causa allo Stato italiano per quello che ha fatto».  Iervolino sta valutando la possibilità di attrarre un investitore, non esclude la possibilità di collaborare con fondi di investimento, ma precisa: «L’azienda non è in vendita».

Fondata nel novembre 2005, Fly Go Voyager, secondo i dati analizzati da profit.ro, ha chiuso il 2024 con un fatturato di circa 68,5 milioni di lei, in crescita del 36% rispetto al 2023. L’utile netto, però, è diminuito del 77%, raggiungendo 198.000 lei, mentre i debiti della società sono aumentati da 33 a 38 milioni di lei.

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