Fondo Fri-tur, i termini slittano al 31 marzo 2026

Fondo Fri-tur, i termini slittano al 31 marzo 2026
23 Giugno 12:18 2025

Slitta tutto. Il ministero del Turismo ha deciso di posporre dal 31 dicembre 2025 al 31 marzo 2026 il termine per la realizzazione degli interventi inerenti al Fri-Tur e dal 15 giugno 2025 al 15 dicembre 2025 la data entro cui gli intestatari catastali delle strutture ricettive all’aperto devono presentare gli atti di aggiornamento della mappa catastale e del Catasto Fabbricati.

In questo modo le imprese turistiche avranno più tempo a disposizione per l’attuazione di lavori di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale attraverso un contributo diretto alla spesa e finanziamento agevolato.

Dall’altro lato, si garantisce un’applicazione uniforme a livello nazionale della nuova disciplina sulla non rilevanza catastale degli allestimenti mobili (case mobili e maxicaravan) nelle strutture ricettive all’aperto, così da permettere sia all’Agenzia delle Entrate di standardizzare le procedure, sia agli intestatari catastali di seguire un unico indirizzo interpretativo per la corretta individuazione dei beni da censire e stimare.

Soddisfazione da Federturismo Confindustria per le nuove misure a sostegno del comparto turistico, contenute nel decreto legge approvato dal governo, in cui rientra anche il fondo dedicato allo staff house: “Le disposizioni prevedono significativi stanziamenti per investimenti in sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e miglioramento degli alloggi destinati ai lavoratori del settore, oltre a contributi sui canoni di locazione in funzione imprenditoriale. Si tratta di un risultato importante per il rilancio della filiera turistica, ottenuto anche grazie al costante dialogo istituzionale”.

«Desidero ringraziare il presidente del Consiglio e in particolare il ministro Santanchè – le parole della presidente Marina Lalli – per l’attenzione e la sensibilità dimostrate nei confronti delle imprese del turismo. Questo provvedimento conferma la volontà del governo di accompagnare concretamente la ripresa del settore, ascoltando le esigenze reali delle aziende».

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