Guide, stop and go.
Mitur: “L’esame si farà”

Guide, stop and go. <br>Mitur: “L’esame si farà”
21 Maggio 10:54 2025

Nessun rinvio, almeno per ora, per le prove d’esame del primo bando nazionale riservato alle aspiranti guide turistiche. È quanto chiarisce il ministero del Turismo in una nota pubblicata martedì sera, dopo che il Tar del Lazio ha deciso di rinviare all’udienza del 14 ottobre 2025 la trattazione del ricorso proposto dall’Associazione nazionale guide turistiche (Angt) contro il Mitur per l’annullamento delle disposizioni attuative della legge n. 190 del 3 dicembre 2023, relativa alla “Disciplina della professione di guida turistica”.

Nella nota si specifica che L’efficacia esecutiva del bando di concorso per guide turistiche, a oggi, non risulta sospesa dai giudici amministrativi. Il Tar del Lazio, infatti, con l’ordinanza n. 2623 del 15 maggio 2025, senza pronunciarsi sulla fondatezza delle questioni dedotte dall’associazione ricorrente, fissa l’udienza per il merito a ottobre e peraltro afferma che resterà preliminarmente da valutare una possibile irricevibilità dell’impugnazione per tardività nella notifica del ricorso”.

“Il ministero – prosegue la nota – con ogni dovuta cautela, stante l’importanza di far ripartire i concorsi per l’abilitazione delle guide, che da troppo tempo non vengono svolti, proseguirà nelle attività preliminari alla preparazione delle prove. Le procedure di esame per l’abilitazione di nuove guide turistiche, infatti, vanno avanti e le prove, come era già previsto, potrebbero tenersi entro la fine di luglio”.

Il chiarimento del Mitur mira ad attenuare le preoccupazioni destate tra i 26.700 iscritti al concorso dalla decisione del Tar, ma l’uso del condizionale nell’indicare entro fine luglio la data delle prove lascia ancora qualche incertezza. Nei prossimi giorni ci si attende dal Mitur la comunicazione ufficiale della data fissata per l’esame.

Da parte sua l’Angt ha voluto chiarire che con il suo ricorso “non intende ostacolare la riforma del settore e l’entrata sul mercato del lavoro di nuovi professionisti. Ritiene tuttavia che la professionalità vada tutelata e non svilita né asservita a logiche europee troppo spesso invocate dal ministro”.

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Andrea Lovelock
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