Iata, a giugno il traffico passeggeri cresce (ma a ritmo lento)

Iata, a giugno il traffico passeggeri cresce (ma a ritmo lento)
01 Agosto 07:29 2025

Avanti adagio. Il traffico passeggeri continua a crescere – +2,6% rispetto a giugno 2024 – ma a un ritmo più lento, come riferisce la Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo, che ha diffuso i dati relativi alla domanda globale di passeggeri per giugno 2025.

Anche la capacità totale, misurata in posti-chilometro offerti (Ask), è aumentata del 3,4% su base annua. Il coefficiente di riempimento a giugno è stato dell’84,5% (-0,6% rispetto a giugno 2024), mentre la domanda internazionale è salita del 3,2%.

La capacità è aumentata del 4,2% su base annua e il coefficiente di riempimento è stato dell’84,4% (-0,8% rispetto a giugno 2024). Per la domanda interna +1,6%, la capacità invece è cresciuta del 2,1% su base annua. Il coefficiente di riempimento è stato dell’84,7% (-0,4% in confronto a giugno 2024).

«A giugno, la domanda di viaggi aerei è cresciuta del 2,6% – conferma Willie Walsh, direttore generale Iata – È un ritmo più lento rispetto a quello registrato nei mesi precedenti che riflette le perturbazioni causate dalla guerra in Medio Oriente. Con una crescita della domanda inferiore all’espansione della capacità del 3,4%, i fattori di carico sono scesi di 0,6 punti percentuali dai loro livelli record storici».

«Tuttavia – sottolinea – con un valore globale dell’84,5%, i fattori di carico rimangono molto elevati. E con una modesta crescita della capacità dell’1,8% prevista per i programmi di agosto, è improbabile che durante l’estate boreale si discostino molto dai loro recenti massimi storici».

I DATI REGIONE PER REGIONE

Le compagnie aeree dell’area Asia-Pacifico hanno registrato un aumento della domanda del 7,2% su base annua e la capacità è salita del 7,5%. Il fattore di carico è stato dell’82,9% (-0,2% rispetto a giugno 2024).

Le compagnie europee hanno registrato un aumento della domanda del 2,8% su base annua. La capacità è cresciuta del 3,3% e il fattore di carico è stato dell’87,4% (-0,4% rispetto a giugno 2024). I vettori nordamericani hanno registrato un calo della domanda dello 0,3% su base annua, la capacità è aumentata del 2,2% e il fattore di carico è stato dell’86,9% (-2,2% rispetto a giugno 2024).

Le compagnie aeree mediorientali hanno registrato un calo della domanda dello 0,4% su base annua, la capacità è aumentata dell’1,1% e il load factor è stato del 78,7% (-1,2% rispetto a giugno 2024). Il conflitto ha avuto un impatto particolare sul traffico sulle rotte verso il Nord America (-7,0% su base annua) e l’Europa (-4,4% su base annua).

Le compagnie aeree latinoamericane hanno registrato un aumento della domanda del 9,3% su base annua, la capacità è salita dell’11,8%. Il load factor è stato dell’83,3% (-1,9% rispetto a giugno 2024).

I vettori africani hanno registrato un calo della domanda dello 0,3% su base annua, la capacità è aumentata dello 0,3%. Il load factor è stato del 74,6% (-0,5 punti percentuali rispetto a giugno 2024): un calo forse dovuto alla crescente concorrenza dei vettori europei e mediorientali.

MERCATI PASSEGGERI NAZIONALI

Il traffico passeggeri nazionale (Rpk) è aumentato dell’1,6% rispetto a giugno 2024 e il load factor è diminuito di 0,4 punti percentuali, attestandosi all’84,7%, a seguito di un’espansione della capacità del 2,1%. Il Brasile ha registrato la performance migliore, mentre il mercato interno statunitense ha registrato una leggerissima espansione per la prima volta in quattro mesi.

DATI MERCI IN CRESCITA

In crescita anche il trasporto merci, nonostante le interruzioni commerciali dovute alle vicende dazi. Sempre a giugno, riferisce la Iata, la domanda totale, misurata in tonnellate-chilometro di merci (Ctk), è aumentata dello 0,8% rispetto ai livelli di giugno 2024 (1,6% per le operazioni internazionali). La capacità, misurata in tonnellate-chilometro disponibili (Actk), è cresciuta dell’1,7% rispetto a giugno 2024 (2,8% per le operazioni internazionali).

«Nel complesso – osserva ancora Walsh – la domanda di trasporto aereo di merci è cresciuta di un modesto 0,8% su base annua a giugno, ma dietro questo dato si nascondono realtà molto diverse per i principali operatori del settore. Le tensioni commerciali hanno causato un calo dell’8,3% del traffico nordamericano e una stagnazione della crescita europea allo 0,8%. L’Asia-Pacifico ha invece invertito la tendenza, registrando un’espansione del 9,0%. Nel frattempo, le perturbazioni causate dal conflitto militare in Medio Oriente hanno provocato un calo del 3,2% del traffico merci nella regione».

«I dati sul trasporto aereo di merci di giugno – conclude Walsh – hanno chiarito che la stabilità e la prevedibilità sono elementi essenziali per sostenere il commercio. La maggiore chiarezza sui dazi statunitensi consente alle imprese di pianificare con maggiore fiducia. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che gli accordi raggiunti stanno portando a dazi significativamente più elevati sulle merci importate negli Stati Uniti rispetto a pochi mesi fa. Il danno economico causato da queste barriere commerciali rimane da valutare. Nel frattempo i governi dovrebbero raddoppiare gli sforzi per facilitare il commercio».

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