Israele non sarà presente a Ttg Travel Experience, in programma a Rimini dall’8 al 10 ottobre. Il 18 settembre Italian Exhibition Group ha comunicato all’Ufficio nazionale israeliano del turismo l’annullamento unilaterale della sua partecipazione come espositore per motivi “organizzativi”.
Agli organi di stampa, invece, Italian Exhibition Group ha dichiarato che “sono venute meno le condizioni per una partecipazione alla manifestazione”.
“Prendiamo atto con dolore di questa decisione, che riteniamo errata e destinata ad acuire la spaccatura nei rapporti tra i popoli – la replica dell’Ufficio nazionale israeliano del turismo affidata a una nota ufficiale – Abbiamo sempre sostenuto il Ttg, anche negli anni più difficili come durante la pandemia, investendo risorse e garantendo continuità. Non comprendiamo dunque una scelta unilaterale che valutiamo dannosa per il turismo stesso e per l’economia con esso collegata”.
“La promozione del turismo verso Israele e la Terra Santa – si legge ancora nel comunicato – mai come in questo momento diventa un dovere per tenere accesa la speranza di ritornare in quei luoghi, dando un aiuto concreto a tutti gli operatori legati soprattutto al turismo religioso e al pellegrinaggio: a tutti gli operatori, di qualsiasi confessione con cui sempre e da sempre l’Ufficio del turismo ha lavorato. La stessa Custodia di Terra Santa, insieme alla diocesi di Milano, sta promuovendo un’iniziativa di ritorno nella Terra Santa”
“La nostra presenza a Ttg Travel Experience è stata confermata da mesi e da mesi l’Ente lavora per dare aiuto e supporto a quanti credono che si debba continuare a promuovere Israele perché quella è la Terra Santa”.
Nella nota anche l’intervento dell’Ambasciatore di Israele Jonathan Peled, che attacca. “La decisione di estromettere l’Ente del turismo israeliano da Ttg rappresenta l’ennesima intromissione da parte dell’ideologia politica che sfrutta ogni occasione per utilizzare a fini di propaganda elettorale l’attacco contro Israele, non curante dei gravi effetti che tali decisioni hanno nelle relazioni culturali, religiose e di business tra l’Italia e il nostro Paese“.
Anche il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ammette di aver appreso «con stupore la decisione dell’Italian Exhibition Group di escludere da Ttg Travel Experience lo stand di Israele. Sia perché il turismo è e dev’essere un ponte di pace, un’opportunità di conoscersi abbattendo barriere e pregiudizi, sia perché l’Italia non ha mai discriminato nessuno, avendo da sempre fatto dell’ospitalità una delle sue prerogative. Il turismo non va strumentalizzato ed utilizzato per inasprire gli animi, ma deve essere strumento di dialogo».



