O si cambia o si muore: il destino delle agenzie di viaggi

O si cambia o si muore: il destino delle agenzie di viaggi
23 Aprile 12:06 2024 Stampa questo articolo

Rischio estinzione per operatori e adv, che già devono fare i conti con i rincari. È il monito lanciato da Corrado Lupo, amministratore delegato di Nuovevacanze Travel Network (con circa 130 agenzie affiliate), che in vista dell’impegnativa stagione estiva ha voluto mandare un segnale forte: «Se non ci si evolve, si rischia di scomparire. Basta analizzare i dati e alcuni aspetti dello scenario futuro del mercato. Questi elementi fanno emergere la necessità per la distribuzione di imprimere un nuovo passo nei metodi, nell’approccio e nella progettualità che non può prescindere dalla digitalizzazione».

Corrado Lupo Nuovevacanze

Corrado Lupo

I dati numerici parlano chiaro, spiega Lupo: «Dopo le oltre 1.000 chiusure nel 2022 e 400 nel 2023, quale sarà il destino del 2024? In un’era dove tutto è digitale, veloce, istantaneo, in real time e dove ci si interfaccia con competitor sempre più smart e irraggiungibili, anche un’agenzia, per restare in sintonia con le aspettative e le necessità dei potenziali clienti, nel suo piccolo, deve poter essere in grado di trarre il massimo vantaggio dal digitale, anche nell’offerta del prodotto. Se negli anni precedenti l’essenziale era essere riconoscibili online, con un sito vetrina, nel 2024 serve di più. Il cliente vuole tutto e subito, e spesso riesce ad arrangiarsi in autonomia grazie a competitor più convenienti e duttili».

Da qui l’osservazione di Lupo sulla strategica importanza operativa dell’ecommerce quale opportunità per elevare la professionalità in agenzia: «È questo il nodo che l’agenzia deve sciogliere: rendersi una competitor dei competitor, con un proprio format di ecommerce, dove l’esperienza, le idee e il cuore dell’agente di viaggio si compenetrano con la tecnologia. Ragionando in quest’ottica, non è l’agente che è destinato a scomparire, ma è l’agenzia che si deve rendere smart, attraverso un e-commerce dal volto umano e una forte presenza online e d’impatto».

«Il costo – nota Lupo – può essere un limite, ma la serializzazione di alcuni processi può aiutare ad abbatterli. Questa è stata la scelta di Nuovevacanze. Il modello di business del network, infatti, ha nel suo Dna una forte impronta digitale, che include un site builder, con la possibilità di avere anche un e-commerce attivo sul sito della singola agenzia, che permette di intercettare nuovi clienti e lavorare in modo nuovo al Crm con quelli con cui c’è già stata un’interazione. Analisi di settore e studi statistici mettono in evidenza che fattori che faranno sempre più la differenza sono: esperienza nel settore e strumenti innovativi».

«Per essere in linea con l’evoluzione del mercato e, in generale, dei costumi – conclude Lupo –  la possibilità di avere un sito internet vetrina, con un e-commerce attivo e di facile uso, è quindi un modello interessante per il turismo intermediato di domani, sia che si faccia parte di un network come Nuovevacanze sia che si operi individualmente. E se non si cerca di pensare correttamente al futuro, rendendosi “attuali”, davvero, si rischia di chiudere. Le previsioni vanno nettamente in questa direzione».

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Andrea Lovelock
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