Lo storico e famoso Grand Canyon Lodge è stato distrutto da un incendio scoppiato il 4 luglio innescato da un fulmine caduto nel Parco Nazionale del Grand Canyon, in Arizona. Tutta la zona è stata evacuata e la stagione turistica sul versante nord del parco è stata chiusa.
Inizialmente le autorità del parco hanno ritenuto che l’incendio fosse gestibile. La strategia scelta, quindi, era stata quella del “fire containment”, ovvero il contenimento dell’incendio entro un perimetro monitorato, pratica usata in contesti controllati per favorire il rinnovamento naturale del bosco. Ma le condizioni meteo sono cambiate drasticamente e le forti raffiche di vento unite alle temperature molto elevate hanno fatto perdere il controllo delle fiamme: in totale, sono andati in fumo oltre 5.700 acri di foresta (più di 2.300 ettari), oltre al Grand Canyon Lodge sul North Rim, altre 70 strutture, tra cui bungalow e un centro visitatori sono state distrutte.
La governatrice dell’Arizona, Katie Hobbs, ha chiesto un’indagine federale sulla gestione dell’incendio da parte del Park Service. «Siamo devastati dalla perdita del Grand Canyon Lodge e degli edifici storici sul North Rim – ha detto la governatrice in una dichiarazione – Tutti gli ospiti e il personale sono al sicuro».
Il Grand Canyon Lodge, progettato dall’architetto Gilbert Stanley Underwood e completato nel 1928, era l’unica opzione di alloggio all’interno del parco sul North Rim. Il complesso consisteva nell’edificio principale del lodge, 23 cabine deluxe e 91 cabine standard, alcune delle quali sono state spostate nel campeggio sul bordo nord nel 1940.
Già nel settembre 1932, un incendio distrusse gran parte del rifugio principale e il lodge fu ricostruito tra il 1936-37. Nel 1982 Il Grand Canyon Lodge è stato inserito nel Registro Nazionale dei Luoghi Storici ed è stato dichiarato punto di riferimento storico nazionale il 28 maggio 1987.



