Sciopero dei dipendenti di Ita Airways, che si fermeranno per quattro ore (dalle 13 alle 17) il prossimo 17 dicembre. La decisione arriva dopo che si è concluso con esito negativo l’incontro tra il ministero del Lavoro e i sindacati, in merito al rinnovo contrattuale e al piano industriale sullo sviluppo della compagnia italiana.
In una nota congiunta Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl Ta, Anpac e Anp auspicano “un cambio di approccio da parte aziendale che consenta una positiva ricomposizione della vertenza con soddisfazione dei lavoratori, anche nelle more della proclamazione di una prima azione di sciopero di tutto il personale, a oggi inevitabile”.
In particolare – si legge nella nota congiunta – le sigle lamentano “la mancanza di risposte soddisfacenti sul piano industriale“, “il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro” e un “errato computo e il mancato riconoscimento della quota aggiuntiva del premio di risultato relativo all’ultimo esercizio”.
A incrociare le braccia sia il personale navigante che quello di terra, poco pima delle festività natalizie. Sarebbe, salvo colpi di scena, il primo sciopero indetto unitariamente dai sindacati di Ita Airways, dopo quello del 7 settembre 2024 proclamato da Fit-Cisl e Ugl Ta, che però registrò un’adesione limitata.
LE RAGIONI DELLO SCIOPERO
Il piano industriale secondo i sindacati è debole e carente dal punto di vista degli investimenti sulla flotta e della prospettiva di crescita occupazionale.
Poi c’è il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto a dicembre 2024. Secondo le sigle, “la somma formalmente offerta dall’azienda per il rinnovo contrattuale è limitata a un aumento massimo del 2% annuo del costo del lavoro per i prossimi 3 anni, fino al 2028“.
I sindacati nella piattaforma unitaria hanno chiesto un incremento complessivo del 20-22% del Trattamento economico complessivo (Tec) per allineare le retribuzioni di Ita Airways alla media del Gruppo Lufthansa.



