È tempo di un primo consuntivo per il tour operator Kel 12, che chiude la stagione estiva con un incremento del +20% sia nel numero di passeggeri che nel fatturato, nel periodo compreso tra giugno e settembre. La soddisfazione dell’amministratore delegato Gianluca Rubino è palese perché, come ci spiega in una lunga intervista telefonica, «nel mercato dei viaggi siamo ormai riconosciuti e riconoscibili in quanto le nostre proposte sono sempre curate nei minimi dettagli e per i viaggi ci avvaliamo di 60 esperti di cui 35 in esclusiva tra archeologi, antropologi, biologi marini».
E presto, continua Rubino, «anche noi riusciremo a profilare al meglio i nostri potenziali clienti, grazie a un nuovo sistema di Crm che si avvale dell’intelligenza artificiale applicata sia al prodotto che al cliente. Si tratta del sistema Kel Tech, che abbiamo brevettato e lanceremo entro l’estate del 2026. Con questo innovativo strumento incroceremo dati, schede e profili per vendere sempre l’esperienza giusta al viaggiatore giusto. Ho volutamente usato il termine esperienza e non viaggio perché questa è la differenza delle offerte Kel 12».
LA SFIDA DELLA NEW GEN
E sul come l’operatore intende intercettare anche le nuove generazioni di viaggiatori, che è poi la vera sfida del turismo organizzato, Rubino ci confida: «Stiamo seguendo un startup, che si chiama Zonzers, sulla quale stiamo investendo perché è stata pensata da giovani per i loro coetanei. Si tratta di una applicazione che distribuisce e condivide esperienze e non semplicemente viaggi. Al momento è una community di 50mila giovani di fascia d’età compresa tra i 25 e i 38 anni. Studiamo questo strumento per interpretare le esigenze, i gusti, le passioni dei viaggiatori under 40 e declinare le nostre offerte nel mondo in base ai dati raccolti attraverso questa app che si arricchisce di giorno in giorno».
Il segno tangibile che la strada scelta da Kel12 va nella giusta direzione è in un esempio di successo commerciale registrato di recente: «Abbiamo lanciato un prodotto Usa secondo lo stile Kel 12, dedicato ai grandi parchi americani, a partire da Yellowstone, della durata di ben 18 giorni, ovvero un circuito impegnativo anche in termini di spesa per il cliente, ebbene abbiamo chiuso le vendite in pochi giorni». Uno dei numerosi tour sartoriali che hanno determinato una crescita costante del t.o.
«Crescita – spiega Rubino – che è frutto di una domanda reale e consapevole. I prezzi poi sono rimasti stabili ed è l’interesse per il nostro modello di viaggio che si è rafforzato. Un modello che premia l’autenticità e la sostenibilità, proponendo itinerari in luoghi capaci di offrire un’esperienza profonda, lontana dai circuiti affollati e omologati del turismo di massa».
Il viaggiatore Kel 12 – cha ha un budget di spesa medio pari a quasi 6.700 euro – cerca oggi spazi ampi, silenziosi, e relazioni genuine con ambienti e culture “appaganti”. «E se confrontiamo i Paesi scelti nelle aree di breve, medio e lungo raggio – aggiunge Gianluca Rubino – emerge con chiarezza la tendenza a privilegiare luoghi in cui la natura domina la scena. Nel Mediterraneo prevalgono le isole, nel Nord Europa ci si spinge oltre il Circolo Polare Artico, mentre nel lungo raggio si scelgono territori lontani dalle rotte più battute. Ciò che sorprende è la consapevolezza di queste scelte: non sono dettate dall’improvvisazione, ma frutto di un’attenta valutazione, come dimostra l’ulteriore crescita dell’advance booking».
MONDI INESPLORATI
E parlando di prodotti, per la stagione operativa 2025-2026 oltre all’arrembante ritorno del Maghreb, Rubino indica dei must come Norvegia, Finlandia e i deserti artici dell’Islanda con le isole Svalbard e la Groenlandia. Di tutta l’ampia area ex sovietica, poi, a riscuotere maggior successo sono la piccola e defilata Armenia, grazie al suo perfetto equilibrio fra circuiti monastici e ameni habitat caucasici, così come la Terra di Ponte per antonomasia: l’Uzbekistan della Via della Seta, nel cuore di un’Asia Centrale sorprendentemente preservata da estremismi e contese egemoniche.
Nel lungo raggio, le destinazioni clou sono Namibia, Botswana, Sudafrica e Tanzania; mentre in Asia cresce il richiamo per le steppe della Mongolia e per le province meno note della Cina, così come per la labirintica Indonesia. Dall’altra parte del mondo vengono riproposti il Perù archeologico e del buen vivir al quale si affianca quest’anno la Bolivia, tradizionalmente considerata una delle destinazioni più impegnative del continente latino. A completare le proposte di Kel 12 il Giappone con un appeal immutato benché cresca la voglia di uscire dai tradizionali circuiti.
LA NUOVA LINEA ACTIVE
Un discorso a parte, infine, Gianluca Rubino lo dedica alla proposta che ha regalato le maggiori soddisfazioni dal punto di vista commerciale, ovvero i tour sul Nilo, effettuati a bordo delle due navi di proprietà di Kel12. E circa le novità per l’immediato futuro c’è una ghiotta anticipazione: «Lanceremo Kel 12 Active e sarà una primizia assoluta, tutta da raccontare, nel panorama delle proposte esperenziali negli angoli del mondo. Non dico altro. Promuoveremo questa come le altre nostre offerte nel corso della nostra tradizionale convention, cui seguiranno un roadshow e alcuni fam trip», conclude.



