Le “altre” famiglie: la vera sfida del travel

Le “altre” famiglie: la vera sfida del travel
27 Maggio 07:00 2025

Diego ha 8 anni e le idee chiare. «Se non c’è un campo da calcio io non vengo». Sua sorella Lucrezia, cinque anni, invece, è più accomodante. «Li fanno i balletti?». La madre, Federica, ha già scandagliato il web alla ricerca del villaggio vacanze ideale, quello capace di far quadrare tutto: divertimento, budget e soprattutto intrattenimento per i più piccoli. «Il primo filtro che metto è l’animazione – racconta – oltre a chiedere un’opinione e guardare le recensioni di chi già ci è stato. Certo, si cerca sempre di risparmiare, ma il vero fine è che i bambini non si annoino».

Nel 2025, la vacanza estiva delle famiglie italiane non è più solo relax, ma un delicato equilibrio tra esigenze diverse, incastri logistici e nuove abitudini. Se un tempo bastavano mare e sole, oggi il focus è sull’esperienza. L’obiettivo non è soltanto “staccare”, ma vivere un momento di condivisione familiare senza rinunciare ai propri spazi.

E così, mentre i bambini si tuffano in piscine con acquascivoli e partecipano ai tornei organizzati dal miniclub, mamma e papà possono godersi qualche ora di pace, un aperitivo o una sessione di yoga.

FRONTIERA MULTIGEN

Se il villaggio resta il punto di riferimento per chi viaggia con bambini piccoli o molto piccoli, emergono anche nuove esigenze legate alla pluralità delle famiglie italiane. Negli ultimi anni si afferma sempre di più la formula del viaggio multigenerazionale”: genitori, figli e nonni che decidono di partire insieme, spesso da città diverse, per ritrovarsi e vivere un’esperienza in comune.

Come Ida, 75 anni, ex insegnante. Non aspetta l’estate per uscire di casa: viaggia spesso con gruppi di coetanei e ama tenersi attiva. Ma lo scorso anno ha deciso di partire con figli, nuora e nipoti. «All’inizio ero un po’ titubante. Solitamente affittavamo una casa al mare e lì trascorrevamo l’intera stagione – racconta – Poi ho scoperto che in villaggio posso condividere del tempo con i miei nipoti e allo stesso tempo partecipare alle attività di gruppo, chiacchierare con gente nuova, il tutto senza preoccuparmi di dover fare la spesa o cucinare. Mi godo la famiglia e mi rilasso».

Le vacanze diventano così un’occasione per ricongiungersi. Figli adulti che vivono altrove, nonni ancora attivi, nipoti da seguire. Il segreto? Trovare un equilibrio. Spesso le famiglie si organizzano in modo da garantire a ciascuno uno spazio proprio: camere separate, ma attigue, pensione completa per non dover pensare a nulla, attività differenziate per fasce d’età. Ognuno con i propri tempi, i propri ritmi. La condivisione che diventa scelta, non obbligo.

«Io vivo in un’altra città rispetto a mia madre – racconta Sergio – e l’estate è l’unico momento in cui possiamo stare insieme. Da quando è rimasta vedova, ho deciso di trascorrere almeno una settimana insieme a lei in un villaggio turistico. Ovviamente nessuno vuole rinunciare alla propria autonomia: mia madre fa ginnastica all’alba, io dormo fino a tardi. Poi pranziamo insieme, andiamo al mare, magari la sera ci godiamo uno spettacolo o una passeggiata. È vacanza davvero per tutti. Oramai è diventato un nostro rito, tanto che già mi ha chiesto: quest’anno dove andiamo?».

L’idea di “vacanza per famiglie” si allarga, abbracciando modelli nuovi, ma con esigenze simili: serenità, sicurezza, divertimento condiviso.

SEPARATI FUORI CASA

Un’altra tendenza crescente è quella dei genitori separati che approfittano dell’estate per trascorrere tempo esclusivo con i propri figli. È il caso di Andrea, 48 anni, papà di una bimba di sette. «Durante l’anno la vedo nei fine settimana, ma in estate posso finalmente stare con lei due settimane consecutive. Di solito scelgo strutture dove possiamo fare attività insieme, dove può socializzare con altri bambini, dove ci sono semmai anche altri padri separati in maniera che lei non si senta “diversa” e dove può scegliere di divertirsi anche in autonomia. A volte è difficile trovare tariffe dedicate per 1 adulto + 1 bambino ma per fortuna negli ultimi anni l’offerta è cresciuta. Per me è un momento speciale, voglio che si ricordi di questi giorni come i più belli».

OPZIONE GAY FRIENDLY

Anche le coppie omogenitoriali cercano vacanze inclusive. Daniele e Massimo, insieme da oltre 10 anni e padri di un bambino di quattro, hanno scelto per l’estate un villaggio family friendly in Puglia. «Cerchiamo posti in cui possiamo sentirci accolti come famiglia – racconta Daniele – e dove nostro figlio possa giocare liberamente. L’animazione è importante, ma lo è anche la sensibilità dello staff. Fortunatamente qualcosa sta cambiando e abbiamo trovato ambienti sempre più aperti e rispettosi della nostra realtà».

CANE AL SEGUITO

C’è poi chi viaggia senza figli, ma con un “membro di famiglia” a quattro zampe. Alessandra e Giuseppe, 50 e 52 anni, da sempre scelgono agosto per una fuga al fresco. «Abbiamo deciso di evitare le località troppo caotiche – dice Alessandra – e andiamo in montagna, dove possiamo camminare, rilassarci e portare con noi il nostro golden retriever. Ormai scegliamo solo strutture pet friendly, con spazi verdi e ristoranti dove anche lui è il benvenuto. È la nostra famiglia, e la vacanza è anche per lui».

VIAGGIANDO S’IMPARA

Sempre più famiglie approfittano delle vacanze, non solo per rilassarsi, ma anche per offrire ai figli delle occasioni di apprendimento. Si scelgono escursioni naturalistiche, visite ai musei, tour delle città. «L’anno scorso abbiamo deciso di trascorrere una settimana in un agriturismo non troppo distante dal mare – aggiunge Veronica, madre di due bimbi di 9 e 11 anni – ogni mattina davano da mangiare agli animali, raccoglievano le uova, hanno partecipato a un corso per imparare a preparare i biscotti. È stata una vacanza diversa, ma entusiasmante e anche noi abbiamo imparato a goderci un ritmo più lento».

Natura ma non solo. «Preferiamo il mare, ma per quest’anno abbiamo deciso di ritagliarci 10 giorni on the road lungo le coste e i paesini della Francia del sud – dice Silvia, che ha già programmato il viaggio insieme al marito e al figlio di 9 anni – Ora che lui è più grande e più autonomo scegliamo insieme le mete, le segniamo sulla cartina, decidiamo cosa vedere e cosa visitare. È un momento di crescita per lui e di condivisione per tutta la famiglia».

Un altro cambiamento evidente riguarda durata e frequenza delle vacanze. Se in passato si tendeva a concentrare il riposo estivo in un’unica lunga pausa ad agosto, oggi molte famiglie frammentano i giorni disponibili in più momenti dell’anno.

SPIAGGE, NAVE O MONTAGNA

Ma cosa si cerca davvero in vacanza?. «Il Mare Italia tiene, nonostante i rincari – spiega Gaetano Stea, consulente di 3ATours operatore specializzato in Grandi utenze – perché rappresenta un prodotto comunque sicuro, facile e con un’ampia offerta. Puglia, Sicilia e Calabria restano mete molto richieste, ma assistiamo anche a un boom del Mar Rosso, soprattutto Sharm el Sheikh, e a un ritorno dei tour guidati in Spagna, Portogallo e Francia, scelti principalmente da coppie o da famiglie con un solo figlio. Le crociere sono un’altra tendenza forte: grazie agli advance booking offrono un ottimo compromesso tra qualità e prezzo».

C’è anche chi sceglie la montagna d’estate, in particolare le famiglie del centro-sud, «perché – osserva Stea – in vacanza si va alla ricerca di ciò che non si trova sotto casa». Altro trend in crescita è quello dei viaggi itineranti, con soggiorni più economici ma in destinazioni nuove e stimolanti come Creta, Corfù o Cefalonia. «Nel 2025 ci sarà una lunga coda di prenotazioni – conclude – molti prenoteranno fino a estate inoltrata, spinti dalla ricerca del miglior rapporto tra flessibilità, esperienza e convenienza».

Nel 2025, la vacanza in famiglia è sempre meno standardizzata e sempre più plurale, fluida, personalizzata. Dai villaggi con animazione per bambini ai tour guidati per famiglie con un solo figlio, dalle crociere all inclusive alle settimane in montagna con il cane, l’offerta turistica si adatta a famiglie che non sono più solo quelle tradizionali.

Coppie omosessuali con figli, genitori separati, adulti con animali, gruppi multigenerazionali: tutti cercano lo stesso equilibrio, tra tempo condiviso e libertà personale, tra relax e relazione.

E mentre si riducono i periodi di vacanza, aumentano le forme con cui si cerca il benessere. Perché non importa la forma della famiglia: ciò che conta è vivere un’esperienza che somigli davvero a ciò che si è.

L'Autore

Serena Martucci
Serena Martucci

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