Declassato a categoria 3 l’uragano Melissa, che ha colpito Cuba con venti a 195 km/h dopo aver provocato vittime e danni in Giamaica, definita “zona disastrata” dalle autorità, 530mila persone sono al buio. Lo ha fatto sapere il National Hurricane Center (Nhc).
La tempesta, che da alcuni giorni oscilla tra la categoria 3 e la 5 – la più alta della scala Saffir-Simpson – ha toccato terra sulla costa meridionale di Cuba, che ha dichiarato lo “stato di allerta” in sei province orientali: evacuate 700mila persone. Allarme anche per le Bahamas sud orientali e centrali e per le Bermuda.
Melissa, il peggior uragano del secolo – superiore anche a Katrina che ha devastato gli Stati Uniti nel 2005 – si è abbattuto su Giamaica vicino a New Hope, nel sud-ovest dell’isola caraibica, accompagnato da un rombo spaventoso, con venti a 300 km/h e piogge torrenziali. Sessanta turisti italiani sono rimasti bloccati negli hotel.
Danneggiato quattro ospedali ed evacuati 75 pazienti. Il governo giamaicano comunque ha dichiarato che spera di riaprire tutti gli aeroporti già giovedì 30 per garantire la rapida distribuzione dei soccorsi di emergenza.
Melissa finora ha causato sette morti nei Caraibi, di cui tre in Giamaica, tre ad Haiti e una nella Repubblica Dominicana, dove una persona risulta ancora dispersa.



