Primo semestre 2025 decisamente grigio per fusioni, acquisizioni e merger nel turismo che presentano una flessione del -8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo riferisce Global Data, tra i principali player nel settore di dati e analisi nel settore M&A (Merger and acquisition).
Il settore dei viaggi e del turismo ha dunque registrato un notevole calo dell’attività di negoziazione, riflettendo un cambiamento nelle dinamiche di mercato e nel sentiment degli investitori.
Il numero totale di operazioni (fusioni e acquisizioni (M&A), private equity e venture financing annunciate su base annua, è diminuito e l’analisi del Deals database di Global Data ha rivelato che tutte le tipologie di operazioni analizzate hanno registrato un calo.
Il numero di operazioni di venture financing e private equity ha registrato una diminuzione su base annua rispettivamente di circa il 25% e il 20%, mentre l’attività di M&A ha mostrato una relativa resilienza, con una leggera contrazione del 3,5% nel volume delle operazioni.
Per Aurojyoti Bose, analista di Global Data, «il calo complessivo evidenzia una tendenza più ampia, in cui fattori macroeconomici e sentiment degli investitori stanno rimodellando le strategie di deal making all’interno del settore.
L’attività contenuta suggerisce che i dealmaker stanno diventando sempre più cauti, probabilmente a causa delle sfide macroeconomiche e delle condizioni di mercato volatili. Il calo delle operazioni di venture financing e private equity suggerisce un calo del sentiment degli investitori, evidenziando una tendenza alla riduzione della propensione al rischio».
Nella mappatura geografica, l’unica regione in controtendenza risulta l’Asia-Pacifico, dove fusioni e acquisizioni nel turismo risultano in aumento dell’11%, una crescita attribuita a paesi come Giappone e India, che hanno mostrato un miglioramento nell’attività di deal.
Al contrario, in alcune regioni del mondo si sono registrati forti decrementi, come in Medio Oriente (-39%), in Europa (-19%), negli Usa (-10%) e in America Meridionale e Centrale (- 12%), con una contrazione nei volumi di transazioni dovuta essenzialmente al clima geo-politico non certo favorevole.
In particolare, gli analisti di Global Data focalizzano l’attenzione sul vistoso calo di merger in Germania, Usa e Cina, solitamente tra i Paesi più dinamici nel deal, a riprova che il clima di incertezza si respira anche nel mondo affaristico del turismo e dei viaggi in genere.



