Mobilità del futuro in Veneto: primo drone per il trasporto merci

Mobilità del futuro in Veneto: primo drone per il trasporto merci
21 Maggio 11:55 2024 Stampa questo articolo

I droni sorvolano i cieli della laguna, già proiettati nel futuro. È stato infatti siglato, nell’ambito dell’evento “Space Meetings Veneto”, l’accordo di collaborazione tra Enac, Regione Veneto e Save (la società di gestione dell’aeroporto “Marco Polo” di Venezia e lo scalo di Treviso) in materia di Mobilità aerea avanzata (Aam – Advanced air mobility), con l’obiettivo di realizzare congiuntamente le attività necessarie alla redazione del documento di analisi tecnica denominato “Strumento per la ricognizione del fabbisogno in materia di mobilità aerea per l’ambito territoriale veneto”.

Con questa partnership si intende gettare le basi per la costruzione della mobilità aerea del futuro, proprio a partire dalle specifiche esigenze del territorio veneto, producendo una ricognizione dettagliata e tecnica dei fabbisogni di spostamento – attuali e potenziali – di merci e passeggeri. Il tutto in linea con le politiche del Piano strategico nazionale per l’Aam e con gli strumenti di programmazione del sistema aeroportuale nazionale ed europeo.

La firma dell’accordo è avvenuta nel corso dello “Space Meetings Veneto”, l’evento internazionale promosso dalla Regione Veneto e della Rete innovativa regionale (Air – Aerospace innovation and research), che riunisce a Venezia, dal 20 al 22 maggio 2024, i principali operatori globali dell’economia dello spazio e dei settori tecnologici emergenti, per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, tecnologie innovative, supply chain e investimenti.

L’accordo tra Enac, Regione Veneto e Save ha una durata iniziale, prorogabile, di 18 mesi, e testimonia l’impegno dei tre firmatari a definire e realizzare tutte le attività necessarie all’implementazione di nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture anche attraverso l’utilizzo dei più moderni velivoli a decollo e atterraggio verticale: i droni. L’obiettivo comune dei tre firmatari è pertanto quello di pianificare e rendere operativo un progetto di mobilità avanzata per le merci tra gli aeroporti veneti e, a seguire, tra i punti nevralgici interessati (tra cui le strutture sanitarie), anche in vista del prossimo appuntamento con le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Nel dettaglio, Enac metterà a disposizione le strutture tecniche e il proprio know-how a supporto del progetto. Regione Veneto avrà funzioni di coordinamento, aggiornamento e di adozione delle misure organizzative e funzionali per assicurare l’operatività dell’accordo. Save si occuperà di svolgere gli studi e le attività necessari per trasformare tutto questo in realtà, mettendo a disposizione la sua consolidata conoscenza tecnologica e normativa in materia.

«Grazie a questa  partnership – ha commentato Luca Zaia, governatore del Veneto – la Regione compie un ulteriore passo avanti in tema di mobilità aerea avanzata. Si tratta di un nuovo concetto che introduce una terza dimensione di mobilità urbana alternativa a quella terrestre e che vede il Veneto, prima regione in Italia, approvare un protocollo per lo sviluppo di nuove tecnologie per il trasporto di merci e, in futuro, anche di persone. Saranno ridotti, infatti, i tempi di spostamento tra diversi punti del territorio regionale e interregionale, con benefici a livello di sicurezza, ambiente e diminuzione del traffico stradale e ricadute positive importanti a livello di sviluppo della rete logistica regionale».

Dello stesso tenore il commento di Pierluigi Di Palma, presidente di Enac: «Una partnership strategica, che prepara il campo alle nuove frontiere della mobilità aerea avanzata. Grazie al coordinamento sinergico tra Enac, la Regione Veneto e Save, l’introduzione di droni per il trasporto di persone e merci è un obiettivo sempre più vicino. L’avanzamento tecnologico e il know-how raggiunti dal comparto avio stanno favorendo lo sviluppo di un sistema integrato che, dal modello Veneto, si estenderà a livello nazionale».

Soddisfatto anche Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save, che ha aggiunto: «L’accordo rientra nella strategia del Gruppo Save per la piena realizzazione del piano di Mobilità aerea avanzata, in collaborazione con le istituzioni e i principali operatori del comparto avio. Un obiettivo che, nello sviluppare un sistema intermodale di collegamento tra i nostri aeroporti e i centri urbani, si sposa con le attività volte al raggiungimento di zero emissioni. Nel nuovo Masterplan al 2037 dell’aeroporto di Venezia abbiamo previsto la realizzazione di due vertiporti, che prevediamo di realizzare a partire dal 2026».

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